“È game over per la democrazia se continua la guerra cognitiva dei governi contro i propri cittadini, fra controllo delle opinioni e manipolazione“. Così Robert Malone, tra i padri della tecnologia mRNA applicata ai vaccini, ai microfoni della giornalista Martina Pastorelli. “L’apice si è toccato con il Covid, l’evento più censurato di sempre come prova il silenzio sui danni da vaccini“, ricorda quest’ultima, ma la pandemia è solo la piccola parte di un quadro di propaganda che si fa sempre più articolato e invasivo.
E questa propaganda ora è all’opera per permettere una sorta di inquisizione online, dove spazi di libertà ci potrebbero essere: ne sono un esempio i famosi “Twitter files”, cioè il caso in cui si scoprirono le influenze del FBI per permettere la censura di alcune informazioni “scomode” al governo in pandemia, ma anche quello che sta capitando in questi giorni a Julian Assange rappresenta bene il maccartismo tecnologico che stiamo vivendo e di cui i più, probabilmente, ignorano l’esistenza.
Abbiamo commentato l’intervista a Robert Malone insieme a Martina Pastorelli | Un Giorno Speciale 20 febbraio
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