Chiara Ferragni e Fedez al centro del dibattito italiano. Di nuovo.
Stavolta però il rapper non c’entra. O meglio, lui stesso prende quasi le distanze dichiarando che la moglie è “una donna indipendente“, e che fa “le sue cose“: “Non siamo una cosa sola“, sottolinea in una storia di Instagram. Ironico il modo in cui quasi si sgretola l’impero Ferragnez, e clamoroso ciò che è successo nel caso pandoro Balocco. La notizia è giustamente riportata (anche se viene commentata fin troppo): la famosa influencer avrebbe ricavato ingenti somme di denaro da quel pandoro di beneficenza, mentre ai bambini dell’Ospedale Regina Margherita di Torino poco o nulla. La reazione dei social è di fuoco, e tanti (non tutti, ahimè) si scagliano contro la Ferragni.
Cosa scatta allora in testa all’influencer? Un video di scuse.
“Ho sbagliato”, ammette. Poi il controsenso, indicando come colpevole del fattaccio un “errore di comunicazione” generico.
Quello che però sfugge a chi ci ha creduto e a chi ci ha pensato è un altro “errore”, secondo Alberto Contri, docente di Comunicazione.
In seguito alla figuraccia pubblica, “scatta un altro fenomeno“- spiega Contri.
“Ci sono delle agenzie specializzate in questo: si chiama crisis management. In pratica, bisogna gestirlo questo crollo di reputazione.
Questi che non sono capaci, perché si sono inventati tutti da zero, cosa fanno? Allora vediamo sia la Ferragni che Soumahoro che si mettono una camicetta grigia, senza trucco, con aria dismessa della serie ‘chiagni e fotti’ , cioè sperano di recuperare mostrandosi tristi, pentiti. Nel momento in cui dici ‘non lo farò mai più, darò altri soldi’, salta fuori che ne hanno fatto un’altra“.
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