Il derby si è concluso con un pareggio e pochissime emozioni. L’unico tiro della Roma nello specchio ha portato all’annullamento di un gol per fuorigioco di Cristante, mentre la Lazio può annoverare tre conclusioni verso la porta con un’ottima parata di Rui Patricio su Romagnoli e un incrocio di pali che ha cancellato il possibile gol della domenica di Luis Alberto. Un punto che sembra accontentare i due allenatori, che hanno schierato due formazioni più attente a non prenderle.
Il riassunto della mestizia della partita lo fa Stefano Carina: “Nello stesso momento si stava giocando City Chelsea che è finita 4-4. La cosa più interessante del secondo tempo è stato il lancio dei fumogeni. Nei primi dieci minuti Marusic ha fatto di tutto per segnare la Rom ama ha incontrato Karsdorp che non segnerebbe nemmeno in una porta da rugby. Poi è salito in cattedra Luis Alberto per 15 minuti. Mourinho sembrava avesse vinto un altro titolo, e anche Sarri era felice”
La pochezza del gioco offensivo delle due squadre viene sottolineata da Focolari. “La Lazio ha tirato in porta 2 volte la Roma mai. Un Derby è una partita di calcio. Si gioca per far entrare la palla nella rete”.
Il pronostico è stato rispettato per Roberto Pruzzo: “Pareggio annunciatissimo, non sarà questa partita che ti riaccende animo e prospettive, però intanto l’hai tenuta lì, nonostante qualche scaramuccia di troppo. Gli allenatori sono quasi amici e hanno accettato il risultato perché in questo momento il rischio di perdere era troppo grande”
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