“I Trattati sono stati scritti a Maastricht e a Lisbona, non sul Monte Sinai”.
Così l’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi nel corso della plenaria di Strasburgo in ambito della revisione del patto di Stabilità.
“Nella proposta della Commissione del 9 novembre scorso e il successivo dibattito che si è instaurato sulla revisione del Patto di Stabilità si continua a soffermarsi sul debito pubblico mentre si ignora totalmente quello privato, che ha dimostrato in passato più responsabilità sulle cause della crisi“.
L’eurodeputato si focalizza in particolare sul fallimento del limite imposto del 60% del Debito/PIL: “Quanti sono gli Stati dell’eurozona e del mondo che lo rispettano? Pochissimi. La media dell’eurozona è del 95%“. Per Rinaldi sarebbe necessario “che i Paesi crescano al numeratore PIL, archiviando le politiche di austerità e le rigide regole di rientro del debito (che hanno sistematicamente fallito) invece di rincorrere sterili percentuali senza fondamento scientifico“.
“I trattati“, chiosa, “non sono stati scritti sul Monte Sinai, smettiamola quindi di fingere di ignorare questi problemi e mettiamo finalmente mano ai trattati“.
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