Quando abbiamo saputo che finalmente qualcosa si muoveva da parte della magistratura, che finalmente venivano indagati quei personaggi che noi abbiamo sempre ritenuto colpevoli della sciagurata gestione della pandemia in Italia. Quindi abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo e siamo corsi a leggere le carte di questa inchiesta con la speranza di vedere finalmente condannati i personaggi che si sono resi protagonisti di due anni veramente di terrore.
Poi la doccia fredda, poi l’enorme delusione quando ci siamo resi conto che i capi di imputazione andavano esattamente nella direzione opposta a quelli che noi tutti auspicavamo. Infatti sarebbero stati tantissimi i motivi per indagare personaggi come Giuseppe Conte quando era premier e durante la pandemia, per indagare Roberto Speranza, per indagare i membri del comitato tecnico scientifico o i virologi e tutti quelli che hanno contribuito a quei due anni di panico e di gestione fallimentare dell’emergenza sanitaria. Avrebbero, per esempio, potuto condannarli per aver calpestato la Costituzione italiana durante le chiusure forzate e li avrebbero potuti condannare per aver privato i cittadini delle proprie libertà fondamentali senza averne alcun diritto, per avere indotto una sorta di apartheid tra i cittadini.
Li avrebbero potuti condannare per aver autorizzato cure invasive e protocolli sbagliati in ospedale che probabilmente hanno causato quel numero elevato di morti. Li avrebbero potuti condannare per non aver preso in considerazione l’utilizzo delle terapie domiciliari che invece avrebbero sicuramente ridotto le ospedalizzazioni e dei corsi più gravi della malattia. Li avrebbero potuti indagare e poi condannare anche per aver impedito l’utilizzo di terapie efficaci a basso costo, per andare incontro a quelli che sono i desideri invece dell’industria farmaceutica.
Diciamo che avremmo potuto stilare una lista lunghissima di motivi per indagare e per condannare personaggi come Conte e Speranza, il Comitato tecnico scientifico, l’Istituto superiore di sanità. E invece scopriamo che l’indagine ci dice esattamente il contrario vengono indagati per non aver fatto abbastanza, per non aver fatto abbastanza lok down, per non aver fatto abbastanza zone rosse, quindi per non aver fatto abbastanza di quelli che noi consideriamo dei disastri.
Al-Awwal Park di Riad è il teatro della semifinale di Supercoppa Italiana che premia il…
Alla Fiorentina non è solo una questione di risultati, ma di equilibrio completamente saltato. Mentre…
Recentemente un assedio mediatico si è scatenato contro Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera,…
Verstappen prende una clamorosa decisione in vista del Mondiale 2026 di Formula 1: cambia di…
Nell'ultima sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, un dibattito di attualità ha focalizzato l'attenzione…
Tutti i personaggi chiave del Vangelo sono queer, da Maria Maddalena al buon samaritano. Sono…