La Lazio manca il terzo posto, ma resta nel gruppo Champions. Il Verona non si avvicina allo Spezia, ma il sogno salvezza resta vivo. Il penultimo posticipo della 21° giornata di Serie A si chiude con un pari tutto sommato giusto: male i capitolini, che dopo il gol-capolavoro di Pedro allo scadere del primo tempo fanno troppo poco per portarla a casa; ottimo il Verona, che pensa prima a non prenderle e poi raggiunge il pari con la prima rete in campionato del neoacquisto Ngonge.
Gli scaligeri rischiano pure di vincerla, ma il palo ferma Lazovic e Doig si divora un gol clamoroso. Negli ultimi istanti di partita, una grande iniziativa di Casale libera al tiro Zaccagni, ma il tacco del 20 biancoceleste viene stoppato da Montipò e dalla difesa veronese. Male Immobile, parso ancora lontano dalla migliore condizione. Male anche Sarri, che non riesce a cambiare l’inerzia del match con i cambi (ne fa solo due su cinque). Lazzari, nel frattempo, langue in panchina per tutti in 90 minuti.
“Mi inizio a fare molte dopmande…”, commenta Furio Focolari. “La Lazio o gioca o non gioca, è come lanciare una moneta. Un punto guadagnato, la Lazio ha giocato male, non capisco la gestione della squadra. Come si fanno a fare solo due cambi? Cosa è successo a Lazzari? Perché Hysaj è titolare da 4 partite? Nel calcio ci sono 5 cambi, se ne fanno sempre molti meno, non capisco se è una strategia per contestare le scelte di Tare. Non è un problema di singoli, io non vedo il gioco. Vedo solo che si prova a giocare a un tocco: ma qual è il gioco di Sarri? Qualcuno magari è più bravo di me e lo ha capito, io non ci riesco. Troppi retropassaggi, poi… tutto è possibile, ma giocare così male no, sono almeno 4 partite che va avanti così. La classifica ti sorride, quindi accontentiamoci, ma per come si è affrontata la partita è un punto guadagnato. La Roma gioca male male ma vince, ora è avanti. Milan e Atalanta non sono in forma, sembra il solito discorso del ‘ciapa no’, vediamo come andrà a finire… non sono soddisfatto”.
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