Il Wall Street Journal continua ad indagare sull’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 e in particolare sugli “aggiornamenti” che caratterizzano le ultime versioni, che – a quanto si raccontava – avrebbero dovuto essere capaci di contrastare le nuove varianti. Nulla di vero secondo un pezzo titolato The Deceptive Campaign for Bivalent Covid Boosters (che trovate qui). Nel pezzo si dice esplicitamente che le case farmaceutiche hanno mentito ancora una volta, affermando che i booster nuovi erano efficaci cinque o sei volte più di quelli originali nel proteggere contro la variante B e A di Omicron. Invece nella realtà dei fatti questi non sarebbero affatto migliori dei prodotti originali.
“E’ vero“, commenta il prof Contri, “qui in Italia abbiamo attitudine per dividerci, ma questa divisione è amplificata dal fatto che non si va più a vedere i dati. Ci si schiera a prescindere. Poi in questo periodo in cui siamo stati così compressi nelle nostre possibilità di muoverci è ancora peggio. Non si va ad approfondire i dati oggettivi per fare una sana discussione. E qui torniamo al problema dei vaccini: non è vero che non bisogna parlarne più, che è passato, perché fino a qualche ora fa i televirologi ci avvertivano sulla variante Kraken e su quanto male vada in Cina. Però si passa oltre, non si mettono in fila i dati per dimostrare che non era vero. Il giorno dopo si dimentica tutto e così via“.
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