Per l’attentato a Darya Dugin, figlia del pensatore e ideologo di Putin, Alexsandr Dugin, Mosca accusa l’Ucraina, in particolare una donna, Natalya Vovk, membro del reggimento Azov. Kiev, dal canto suo, nega ogni legame con la vicenda. Il filosofo e saggista Diego Fusaro conosceva Dugin e così ha commentato la vicenda: “L’uomo è l’unico animale che uccide per il gusto di uccidere. Quello che mi ha colpito in Italia è questa sorda forma di noncuranza e di totale indifferenza rispetto alle sorti di una ragazza di 30 anni e di un filosofo, di un padre che è rimasto orbo della figlia. Anzi, i giornali ne hanno approfittato dicendo che in fondo quasi se lo fosse meritato perché ha pensato cose che non doveva pensare, ha appoggiato la Russia invece che condannarla, quindi i cultori della cultura del piagnisteo stavolta non hanno versato una lacrima. È sempre una cosa di una gravità inaudita quando viene ucciso un uomo di pensiero, da Socrate a Giovanni Gentile, fino a Dugin, visto che probabilmente era lui l’obiettivo di questo attentato (solo all’ultimo aveva deciso di non salire su quella macchina, dove era a bordo la figlia). Non ci stupiamo che chi oggi provi ad andare al di là dei vecchi steccati dell’ideologia filosofico-politica non solo venga schernito e deriso, ma ultimamente subisce anche attentati. La vicenda di Dugin è un deja-vu, l’hanno già vissuta Socrate, Cristo, Giordano Bruno, Gramsci e Gentile”.
“In Italia, in modo banale, si dice che Dugin sia il Rasputin di Putin: è una falsità, è un filosofo autonomo, che ha anche criticato Putin, e che porta avanti tutta una serie di tesi che sono irricevibili per l’Occidente liberal-atlantista, nichilista e relativista. Dugin ha elaborato una teoria del mutipolarismo a base euro-asiatista, l’idea cioè che Russia, Asia ed Europa costituiscano un unico continente e che debbano rafforzare i loro rapporti di solidarietà in funzione anti-atlantista, contro cioè quella Washington che mira a dividere e contrapporre l’Europa e l’Asia. Un mondo multipolare, quindi, in cui non ci sia solo Washington ma anche Roma, Parigi, Mosca, Pechino e così via”.
“Poi, la quarta teoria politica, la grande elaborazione filosofico-politica di Dugin, che mette a tema l’idea di andare al di là delle ideologie politiche del Novecento (liberalismo, fascismo, comunismo) per proporre una nuova sintesi filosofico-politica che rimuova il peggio che c’è in ciascuna di queste e assimili invece ciò che c’è di buono in ognuna. Quindi, Dugin è irricevibile per l’Occidente per tre ragioni: piano geopolitico (anti-atlantismo e multipolarismo), piano filosofico-politico (una quarta teoria politica che è l’opposto del liberismo occidentale) e piano metafisico (Dugin si oppone con forza al relativismo nichilistico e propone una metafisica del soggetto radicale, basata sulla tradizione russa ortodosso, già questo basta a entrare in collisione con la ‘cancel culture’ della civiltà dell’hamburger)”.
Carlos Alcaraz ancora una volta meglio di Jannik Sinner. Il tennista spagnolo ha battuto anche…
L’Italia celebra un nuovo riconoscimento internazionale: l’UNESCO ha ufficialmente inserito la cultura gastronomica italiana nella…
Un vero e proprio tesoro nelle tue tasche: se hai ancora in casa questo oggetto,…
Ok la stanchezza, ok tutto, ma anche basta con gli alibi: il Napoli di Antonio…
Ogni anno, di questi tempi, mi assale il ricordo di quando insegnavo in una scuola…
Il sistema sanitario italiano presenta diverse criticità, secondo il rapporto OCSE. L’OCSE ci informa che…