Pare che il MoVimento 5 Stelle veda Giuseppe Conte sottotono. E visto che la campagna elettorale ha bisogno di figure fresche, vorrebbe avvicinare alla sua figura quella di Alessandro Di Battista. Secondo Marco Antonellis, retroscenista politico, “il problema è che quest’ultimo non è graditissimo proprio a Giuseppe Conte: se fai un ticket con Di Battista, che rientrerebbe quindi nel MoVimento, è chiaro che non è uno che ti affianca ma che ti ruba la scena. Il problema dei grillini è riuscire a parlare ai giovani, alle piazze, e si sono accorti, secondo me tardivamente, che uno come Conte non va bene per quel tipo di target elettorale. È chiaro che uno alla Di Battista andrebbe molto meglio, ma è altrettanto chiaro che se rientra un Di Battista poi ti sfila il partito”.
Al netto di questi inciuci di Palazzo, per Antonellis resta il fatto che “l’unica ad avere i voti, i voti veri, oggi è Giorgia Meloni e un pochino il PD di Letta”. E che per l’ottimismo non c’è spazio. Alla domanda: “Quando potremo aspirare a una classe politica nuova?”, il giornalista risponde caustico: “Secondo me mai. Ne abbiamo viste di epoche politiche, e salvo qualche eccezione i politici erano tutti scarsi. Negli ultimi venti-trent’anni, poi, la situazione è peggiorata: nella Prima Repubblica qualche leader di livello c’era, dopo siamo andati via via degradando, anche perché Tangentopoli ha fatto fuori le prime fila e quindi sono andati al potere i portaborse, i portaborse dei portaborse e così via”.
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