Gelo Lazio: tra Lotito e tifosi il muro rimane altissimo. I due poli opposti non si attraggono. L’amore tra le parti non è mai sbocciato. Da quell’estate del 2004 il feeling intonato da Cocciante e Mina ancora non si è palesato.
Due caratteri forti che spesso hanno esternato rabbia e malumori. Era il 23 febbraio 2014 quando il match contro il Sassuolo si trasformò in una protesta collettiva nei confronti della figura presidenziale. Cartoncini con la frase “Libera la Lazio” e cori con l’inequivocabile “Lotito vattene“, fecero da colonna sonora di quella serata allo stadio Olimpico.
Oggi come allora, lo scontro è totale. Il caro biglietti in vista della sfida contro il Milan di campionato è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La pazienza tra gli ultras biancocelesti stavolta è davvero terminata. Queste le parole che Lotito avrebbe esternato: “Danneggiate la Lazio, non me“.
“Il primo danno alla Lazio – secondo Alessandro Vocalelli – lo fa Lotito. Con i prezzi dei biglietti così alti costringe i tifosi addirittura a non andare allo stadio. Poi la frase che ha detto è gravissima. Lui distingue la sua figura a quella della Lazio. Ma tu chi sei? Tu dovresti essere il primo tifoso della Lazio e pensare di conseguenza. Questa frase, se confermata, è davvero molto grave“.
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