La lotta al cancro sta per dotarsi di un’arma in più, collaudata in modo esemplare e tra poco accessibile all’intera comunità scientifica. La firma è ancora una volta della Fondazione Di Bella che per mano dei dottori Giuseppe Di Bella, Vittoria Borghetto ed Elena Costanzo hanno dato vita alla ricerca “A retrospective observational study on cases of anaplastic brain tumors treated with the Di Bella Method: A rationale and effectiveness”. Lo studio in fase di pubblicazione, a breve disponibile su Pub.med.gov o Researchgate, evidenzia un percorso positivo di cura su 7 casi di tumori celebrali di altissima aggressività: 2 glioblastomi e altri astrocitomi. La malattia osservata è attualmente tra le più impegnative da trattare poiché si tratta di una forma tumorale che colpisce il sistema nervoso, la parte più delicata e importante di tutto l’organismo umano. Assume così un ruolo ancora più prezioso, se possibile, la documentazione di cui il dottor Di Bella ci ha fornito spiegazioni, intervistato dal direttore Ilario Di Giovambattista nel quartier generale dell’eccellenza bolognese. Uno studio che troverà spazio anche nella riedizione del libro “La scelta anti-tumore”, volume che raccoglie i segreti per combattere l’insorgenza di queste gravi patologie attraverso uno stile di vita sano e scrupoloso.
“Si tratta della documentazione che è già stata accertata da questa rivista. È importante perché questa rivista è accreditata sulle banche dati medico-scientifiche mondiali ufficiali. Questa pubblicazione che noi abbiamo mandato è già stata accertata e corretta, a giorni sarà consultabile da tutti. Ci sono sette casi di tumori cerebrali di altissima aggressività, due glioblastomi (che stanno superando gli otto anni in condizione di benessere), altri cinque anni sono astrocitomi di terzo grado e stanno superando il settimo anno. Abbiamo ritenuto utile informare la comunità scientifica di questi risultati. Nella pubblicazione è spiegato punto per punto con quali prodotti, con quale meccanismo di azione si possono ottenere, non in tutti ma un certo numero di casi rilevanti, dei risultati che consentano un incremento della sopravvivenza con ottima qualità di vita che al momento non hanno riferimenti nella letteratura mondiale”.
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