Spunta+la+carta+vincente+contro+la+falsa+scienza%3A+la+lezione+nascosta+che+arriva+dal+passato
radioradioit
/2022/02/carta-vincente-falsa-scienza-lezione-dimenticata/amp/
Attualità

Spunta la carta vincente contro la falsa scienza: la lezione nascosta che arriva dal passato

La potenza del mito sta anche nel fatto che ci trasmette sapere e conoscenze del mondo diverse da quelle che ci vengono trasmesse da un sapere oggi imperante e addirittura mutato in dogma qual è quello della scienza.

Con ciò non si intende sostenere che la scienza sia irrilevante o di secondaria importanza, ma si nega il fatto che essa sia il solo sapere degno e rispetto al quale tutti quanti debbano arretrare. Prendiamo allora in esame il mito di Anteo e vediamo quanto abbia ancora da insegnare all’uomo contemporaneo.

Anteo è il re di Libia, figlio di Posaidone e Gea, la Terra. È un gigante alto 60 braccia, circa 110 metri, abita in una grotta nella valle del fiume Bagrada, presso Zama, si nutre di carne di leone ed è praticamente invincibile fin tanto che resta a contatto con sua madre, la Terra, la quale madre Gea gli restituisce ogni volta la forza. Dante Alighieri anche cita Anteo nella Divina Commedia.

Che cosa apprendiamo dalla vicenda di Anteo? Egli ad un certo punto della sua vicenda viene a guerreggiare con il possente Ercole, il più forte degli eroi. Anteo riesce a non farsi battere, tale e tanta è la sua forza. Ogni volta che Ercole lo scaraventa a terra, Anteo riconquista vigoria grazie al contatto con la Terra, la Madre che gli restituisce le forze. Dopo una lunga lotta Ercole riesce ad avere le meglio e vi riuscì allorché scoprì lo stratagemma, sollevò Anteo dalla terra e a quel punto riuscì a sconfiggerlo.

Il mito parla anche di noi, a patto che sappiamo ascoltarlo. Parla di noi dacché la de-territorializzazione, prodotto dalla civiltà delle tecnica, per vincerci ci strappa dall’elemento tellurico delle radici e dei territori, dalle appartenenze dei luoghi e delle comunità, proprio come Anteo, la globalizzazione ci strappa le nostre radici.

La società liquida, come la chiamava Bauman, prova in ogni modo a privarci del contatto con l’elemento terragno. Per questo se vogliamo non essere sopraffatti è quel contatto con la terra, quel nesso vivente con la cultura materiale, con i legami e le appartenenze delle comunità che dobbiamo difendere: difendere chi siamo è il nostro radicamento, è questo il presupposto per non essere travolti e spazzati via. Dobbiamo ricordare che la Terra è Terra madre che ci permette di vivere radicati nel territorio e nelle solide radici.

Chi ha solite radici non ha davvero motivo di temere il vento, anzi può perfino permettersi di andare contro vento

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro

Diego Fusaro

Recent Posts

  • Featured

Bruxelles & Co non si aspettavano questo smacco dalla Grecia: e ora chi è il fanalino d’Europa?

Vi ricordate che qualche anno fa c'era stata la crisi del debito greco, "l'Europa fallirà…

1 ora ago
  • Sport

Ufficiale Gasperini, pessime notizie: la Roma trema

Il tecnico di Grugliasco mastica ancora amaro dopo la sconfitta nel big-match col Napoli: arriva…

3 ore ago
  • Notizie

La Commissione UE multa X: al social di Elon Musk la prima sanzione del Digital Act

La Commissione europea ha inflitto oggi una sanzione di 120 milioni di euro a X,…

3 ore ago
  • Sport

Ultim’ora, Hamilton lascia la Ferrari: si cambia già ad Abu Dhabi

Rivoluzione improvvisa ed immediata in Ferrari: Lewis Hamilton sempre più lontano dalla permanenza con sulla…

4 ore ago
  • Featured

Cicalone fa luce sull’aggressione: “Ecco perché non ho reagito a calci e pugni”

L’aggressione subita nella metro di Roma continua a far discutere, e Simone Cicalone ha chiarito…

5 ore ago
  • Sport

“Gravi assenze per Conte, la Juve deve approfittarne…” ▷ L’analisi dei nostri sul big match del Maradona

Domenica sera allo stadio Maradona, il Napoli ospita la Juve del grande ex Luciano Spalletti.…

6 ore ago