La portata epocale della pandemia che stiamo vivendo si misura anche dal numero di prime volte registrati: mai gran parte della popolazione mondiale era stata ridotta al confinamento o costretta a indossare delle mascherine, mai si era verificato uno stop massiccio alle attività produttive (nemmeno in periodi bellici), mai era stata instaurata una campagna di vaccinazione totale con prodotti ancora in fase di sperimentazione.
Ciò che invece rappresenta una costante in mezzo a tutti questi fatti inediti è il filo sottile che lega Covid e potere. Un meccanismo che si è riprodotto anche nel passato, in occasione delle epidemie che hanno fatto la storia e che hanno plasmato la società come la conosciamo oggi. Le trame dell’epoca sono state svelate da intellettuali, scrittori e uomini di cultura che hanno raccontato alcuni dei periodi più bui. Due esempi su tutti: Francois Bonivard e le sue Cronache di Ginevra che raccontano la peste bubbonica del 1530 e S.N. Sergeyev-Tsensky e la sua La passione di Sebastopoli della prima parte del XIX.
Alcuni passaggi dei racconti sono stati letti in diretta da Fabio Duranti, con il professor Giovanni Frajese a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.
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