L’ultima parte del documentario RAI “Inventori di malattie” conclude il viaggio nel mondo degli interessi delle case farmaceutiche. Le immagini dell’inchiesta della RAI del 2005 ci hanno condotto nella fitta rete di legami tra Big Pharma e Wall street. Mediante una dispendiosa campagna marketing le case farmaceutiche hanno improntato il proprio modello di business sul mero profitto. La strategia farmaceutica ha superato il legame di causa effetto tra malattia e farmaco, giungendo al ribaltamento del processo produttivo.
La malattia è divenuta prodotto e merce. Grazie ai rapporti opachi con le autorità di controllo, il processo produttivo di Big Pharma ha ribaltato la logica medica partendo direttamente dalla patologia, creando il bisogno, instaurando la paura della malattia e offrendo infine la soluzione: il farmaco. Nella nuova logica delle case farmaceutiche tutti sono potenzialmente clienti in quanto possibili pazienti di patologie ancora non sul mercato e quindi acquirenti di nuovi medicinali ancora non commercializzati.
Le parole di Fabio Duranti per l’ultima parte del documentario “Inventori di malattie”
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