Pandemia e business. Un binomio antico e mai così attuale. Dall’età moderna lo scoppio ciclico di focolai epidemici ha arricchito coloro che hanno saputo sfruttare economicamente le paure e il dolore della malattia. Le testimonianze della storia ci mostrano esempi significativi di veri e propri speculatori della salute, dai medici corrotti del XIV sec alle case farmaceutiche dell’età contemporanea.
Ripercorrendo il nostro passato si dipanano allora in prospettiva storica modelli della spietatezza umana, episodi di crudeltà cinica e senza scrupoli, esempi che appaiono ricalcati sul presente e che ci ammoniscono sull’eternità della speculazione medica alle spalle di pazienti ingenui. Se come sottolineava Benedetto Croce la storia è sempre materia della contemporaneità perché frutto del pensiero di chi la studia hic et nunc, un avvertimento dalle profondità del passato ci mette in guardia dagli speculatori del dolore di ogni tempo.
Fabio Duranti ne parla a “Una giorno speciale”.
“Sulla questione attuale vorrei leggere due citazioni. La prima è di Antonio Gramsci che già ci ha raccontato quello che è successo in Italia. Siamo stati messi a ferro a fuoco, poi c’erano scrittori e giornalisti che hanno affibbiato il marchio di briganti a dei semplici contadini. L’altra citazione breve è di Karl Popper che ci ricorda come una delle cose più cretine in assoluto è la frase “Io credo nella scienza. Se la scienza fosse una questione di credo si chiamerebbe religione”. La scienza non è fruibile, la scienza è un metodo, io credo nel metodo scientifico, ma non si può comunque credere, credo che si debba applicare il metodo scientifico. Altrimenti arriverà qualcuno che dirà di essere lui la scienza e allora il metodo diventerà una religione.
Vorrei leggere due passi di un libro che descrive cosa è accaduto nel XIV sec., Le Cronache di Ginevra di François Bonivard. Questo è quello che è accaduto già. L’uomo aveva trovato una fonte di guadagno da un’epidemia, qualcuno ha pensato di farci dei soldi, c’era l’emergenza anche all’epoca. Noi abbiamo mostrato un servizio di Rai 3 del 2005, “Inventori di malattie”, video già da noi proposto su YouTube, dove si spiega che le case farmaceutiche vogliono inventare una malattia perché Wall Street vuole così, non gli importa nulla della salute. Di tutto questo è piena la storia, il fatto che i governanti utilizzino la paura per trasformarci in gregge cosicché è possibile cacciare o uccidere coloro che ne sono fuori. Ecco perché gli uomini fanno le costituzioni, noi dovremo perfezionare la nostra costituzione perché una falla c’è stata”
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