Siamo incuranti che i sacrifici del pensiero unico neoliberista e della teoria dell’austerity siano sistematicamente inutili. Il popolo continua a soffrire ma gli indicatore economici continuano a peggiorare
Sacrifichiamo giovani senza lavoro, piccoli imprenditori che hanno perso l’azienda e si suicidano, nel più totale segreto di stato e senza enfatizzazioni dei giornali, anziani senza più cure e con pensioni non dignitose, uomini e donne di mezza età senza un reale sostegno pubblico. Lo facciamo con un cinismo e una mancanza di umanità che rasenta l’incredibile.
Il presidente David Sassoli commenta così le parole in merito al c.d. risanamento delle finanze pubbliche: “Non possiamo ingabbiarci nelle regole del 3%. Basta con il rigore e l’austerità”. Io ricordo che lui nel 2018 con un PIL al 2,4%, impunemente lasciava scorrere senza proferire parola lo spread, paventava multe fino allo 0,5 del PIL e addirittura la sospensione dei fondi strutturali europei. Mi fa piacere che abbia cambiato idea ma solo tre anni fa era un sostenitore assoluto del rigore.
Abbiamo sacrificato giovani, anziani e i servizi pubblici, basta guardare la sanità, tutto questo per aver fatto le politiche neoliberiste dell’austerità e del taglio della spesa pubblica come misura per ridurre il debito pubblico. Queste cose non funzionano e fondamentalmente sono errori tecnici. È sotto gli occhi di tutti!
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