Le pagelle, anche la nostra su RADIORADIO.IT, stanno lì a testimoniare che le ultime prove non lo hanno visto protagonista. Mezzo voto in più, mezzo voto in meno. Il giudizio prevalente è che corra sempre più spesso a vuoto, sbracciandosi verso il nulla, come se le sue doti – già ammirate anche in maglia giallorossa – fossero relegate in un universo parallelo, virtuale.
Però ci chiediamo: è lui a essere un bluff, uno che è costato troppo e che nella nostra Serie A sta evidenziando mancanza di adattamento, oppure il modo di utilizzarlo sfruttandone le caratteristiche non premia e addirittura non innesca le sue qualità (a giudizio di chi scrive ne ha più d’una)?
Quanto si lavora a Trigoria, a livello specifico, per trovare automatismi che in fase offensiva risultino premianti per il suo modo di entrare in area, di aggredire la porta? Abraham ha una fisicità prorompente e abbina doti di potenza ad altre di rapidità; di bidoni in maglia giallorossa, soprattutto come attaccanti, ne abbiamo visti molti e anche di sopravvalutati. Francamente non ci sembra questo il caso di Abraham. Allora, forse, il problema è un altro.
Prof. Paolo Marcacci
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