Proseguono le manifestazioni dei portuali di Trieste, scesi in piazza per dire di no all’estensione del Green Pass per tutti i lavoratori. L’introduzione della misura obbligatoria sui luoghi di lavoro ha portato a proteste pacifiche da parte dei portuali di Trieste.
“Rimaniamo qui, seduti e pacifici. Abbiamo dei diritti e la Costituzione da fare rispettare” dice quasi in lacrime Stefano Puzzer, leader della protesta.
Proprio davanti al porto – guidato dallo stesso Puzzer – si è radunato un migliaio di persone, causando l’intervento della polizia.
In tenuta antisommossa, le forze armate hanno invitato i manifestanti a disperdersi in nome della legge, per poi arrivare a sgomberare il varco 4 con l’utilizzo di idranti e lacrimogeni.
Mentre la prefettura e l’Autorità Portuale ritengono non più tollerabile l’occupazione, i manifestanti resistono per dire no ad una misura che non permette loro la libertà di scelta. Marco Antonellis, ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’, ne ha parlato così.
“Manifestazione di Trieste? Spiace vedere che non li lascino manifestare.
Negli ultimi 20-30 anni abbiamo visto scioperi per qualsiasi cosa. Gli unici che non possono manifestare solo quelli che protestano contro il Green Pass. Un corretto gioco democratico dovrebbe rispettare di più le minoranze. Minoranze che hanno sempre avuto molto rispetto tranne che in questo caso. Non si sa perché… O forse si capisce benissimo. Addirittura si è svegliata la commissione sugli scioperi che non interviene mai e li ha giudicati scioperi illegali. Ma perché non possono manifestare, cosa c’è di illegale? Hanno il diritto di scioperare come tutti. Oltretutto stanno scioperando pacificamente e se c’è qualche estremista lo blocchino, ma si consenta il diritto allo sciopero. È un loro diritto scioperare. Abbiamo avuto trent’anni di scioperi in Italia dove si bloccano i diritti di tutti. Quelli che hanno voluto fare lo sciopero lo hanno sempre fatto”.
“I sindacati sono molto deboli. Non stanno ottenendo niente dal Governo Draghi. Hanno fatto delle battaglie che non sono state accolte. Mi aspetterei che questi raggiungessero cose concrete dal Governo invece sono completamente accodati a quello che dice il Governo stesso”.
“Chi non vuole andare a fare il vaccino, non ci va. Anche se lo metti obbligatorio ci sarà gente che preferirà pagare la sanzione piuttosto che andare. In democrazia è così, non puoi pensare di raggiungere il 100%. L’80% è già un grande successo. È normale e ideologico che ci sia il dissenso e la protesta. Il dissenso è il sale della democrazia”.
“Guerra civile? Non credo che accada, ma rischiano di ingigantire un fenomeno che sarebbe andato a scemare da solo. Il Governo rischia il boomerang se adotta il pugno duro contro persone che stanno lì pacificamente. Sono persone iscritte ai sindacati che le manifestazioni le hanno sempre fatte. Così rischiano di peggiorare una situazione che aveva già alti livelli di tensione in ambito pacifico”.
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