I social media hanno permesso alle persone di far parte di un sistema che anni fa sembrava irraggiungibile. Il sistema politico, quello dei media e i cittadini fino all’avvento del Web 2.0 era fatto da tre attori distinti che sì, necessitavano di confronto e scambio ma l’uno prevaleva sempre sull’altro. Internet ha scosso la dinamica dell’unico potere portando a un sistema di interconnettività continuo. Adesso i cittadini possono accedere alle notizie facilmente, essere parte attiva della politica anche tramite un Tweet e i media dalla loro parte diventano mediatori tra l’uno e l’altro.
Spesso però accade che da mediatori gli stessi social, giornali online e blog diventano spazio di Fake news e propaganda politica. La controinformazione per questo è sempre dietro l’angolo, soprattutto se pensiamo a quante notizie false sono andate (e continuano a farlo) in circolo dall’inizio della pandemia. Questa dinamica ha portato a proteste e manifestazioni.
“Abbiamo bisogno di una reazione uguale e contraria ai media. Dobbiamo sputtanare quelli che dicono bugie ma dobbiamo anche raggiungere i grandi numeri e uscire dalla nicchia in cui hanno rinchiuso determinati temi”. Così afferma Francesco Amodeo, intervenuto in diretta a ‘Un giorno speciale’. Ma come fare? Ecco le sue riflessioni con Fabio Duranti e Francesco Vergovich.
“Abbiamo bisogno di una reazione uguale e contraria ai media. Dobbiamo spu**anare quelli che dicono bugie ma dobbiamo anche raggiungere i grandi numeri e uscire dalla nicchia in cui hanno rinchiuso determinati temi. Dobbiamo uscire dal web e coordinare le piazze. Dobbiamo fare in modo che le piazze siano federate per dare una risposta unitaria. Dobbiamo creare un ponte tra il web e la piazza per dare concretezza a chi opera dietro le quinte. Questo è quello che io propongo: un incontro tra le maggiori voci libere del web per creare un fronte comune. Io ho tirato in ballo Radio Radio in questa iniziativa. Non possiamo non reagire.
Eravamo qui per dire di no al MES, un’imposizione economica, ora vogliamo dire di no al Green Pass. Dobbiamo semplicemente dire di sì al ripristino dei principi costituzionali. Dobbiamo smetterla di fare tante piccole battaglie. Questo riguarda ovviamente il MES, il Green Pass… Dobbiamo allargare la nostra battaglia perché chi vuole il MES e il Green Pass sono gli stessi che dicono che le Costituzioni andrebbero stracciate perché sbilanciate dalla parte del popolo. Dobbiamo ripristinare i principi democratici senza dividerci in nicchie perché così non riusciamo ad inglobare quelle persone che oggi non vogliono andare neanche più a votare. Alcuni miei colleghi fanno problemi di comunicazione e creano il ‘Divide et impera’. A me dicono che sono contro il Green Pass: io sono solo a favore della Costituzione. La Costituzione non è né no vax né sì vax: la Costituzione tutela tutti. Io non vado in piazza contro il Green Pass o contro il vaccino ma per la Costituzione. Dobbiamo darci un obiettivo che inglobi tutti: tutti gli italiani insieme per il ripristino dei principi costituzionali. Dicono che dobbiamo stracciare le Costituzioni e bypassare i principi democratici: dobbiamo combattere contro questi due principi”.
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