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La denuncia di un agente di Polizia ▷ “Ho scelto di non vaccinarmi: ora devo mangiare nel parcheggio”

Un pasto frugale, consumato in piedi, da soli e sotto la calura estiva. Le restrizioni per l’accesso alle mense non risparmiano le forze dell’ordine. Si ripetono numerosi gli episodi in cui agenti di Polizia privi del Green pass sono obbligati a mangiare separatamente dai propri colleghi, senza ristoro dal sole e su appoggi di fortuna. Poliziotti impegnati nel servire lo Stato fianco a fianco con compagni di volante, condividendo con loro il pericolo del servizio., ma separati delle limitazioni imposte dal Green pass. A denunciare un nuovo caso è l’agente della Polizia ferroviaria di Gorizia Mario De Marco.

De Marco, cinquantottenne coordinatore provinciale del sindacato “Lo Scudo”, ha scelto di non vaccinarsi e per questo le porte della mensa della caserma di Gorizia per lui si sono chiuse. L’agente in forza alla Polizia ferroviaria è stato così costretto a mangiare nel cortile esterno, tra le auto posteggiate e asfalto rovente. Unico supporto un tavolino di legno e poche sedie. Ora De Marco correrebbe anche il rischio di un demansionamento e un possibile trasferimento in ufficio.

La sua testimonianza ai microfoni di Stefano Molinari.

Mi hanno confermato che chi non aveva il green pass non poteva mangiare all’interno della mensa della caserma di Gorizia. La mensa è un punto di aggregazione. Quello che dopo le fatiche dal lavoro permette di fare amicizia, convivialità o si scambia informazioni. Un momento di affiatamento e di appartenenza fondamentale in tutti i lavori. Prima o poi si verranno a creare situazioni imbarazzanti. Più di un sindacato ha cominciato a prendere posizione. Noi abbiamo mandato come sindacato una diffida al Ministro.

Se c’è un obbligo di legge il discorso cambia. Credo la nostra salute non debba essere messa in discussione. Ho il dritto di scegliere e di non farmi iniettare quello che io non reputo un vaccino ma una terapia genica, quindi perché debbo vaccinarmi?
Mi sembra tutto una presa in giro. Purtroppo noi non abbiamo diritto sciopero. Mi devono costringere al fare il vaccino. Sono cose che mai mi sarei immaginato di vedere. Ci stanno dividendo e discriminando
“.

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