In prigione anche senza sbarre, in lockdown anche senza obbligo. Difficile rendere a parole la condizione di bambini gravemente malati, ma che non per questo debbono essere trattati diversamente dagli altri, né dovrebbero pagare sulla loro pelle la condizione in cui versano.
Eppure questo accade soprattutto in estate: un periodo che diventa un incubo per loro e per i loro genitori; perché è questo che prevede per loro lo Stato nel momento in cui non possono permettersi esosi trattamenti o cure private.
Niente vacanze, quindi: il lockdown continua, ma solo per qualcuno come ha denunciato ai nostri microfoni il neuropsichiatra già Ministro per la famiglia e la solidarietà sociale Antonio Guidi.
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