Torno sull’argomento perché non me ne sono fatto una ragione. Non riesco proprio a capire perché l’Italia abbia deciso di conferire all’immunologo americano Anthony Fauci la più alta onorificenza della Repubblica italiana, quella di Cavaliere di Gran Croce. Come se Fauci avesse avuto meriti in favore del nostro Paese.
Ma la cosa più assurda è che con un tempismo perverso lo hanno fatto diventare Cavaliere mentre Fauci è nel bel mezzo di una bufera, che molti hanno già definito il Fauci-gate. Sia per delle mail che sono state rilasciate dei suoi contatti con i cinesi, sia per una questione che riguarda finanziamenti agli esperimenti che avvenivano nel laboratorio di Wuhan. Sia per essere lui la persona che più di tutte durante l’amministrazione Trump negava che il virus potesse essere nato in un laboratorio e accusava l’allora presidente degli Usa di diffondere tali tesi.
Ultimamente ha invece fatto un clamoroso passo indietro e ha richiesto addirittura di vedere le cartelle cliniche dei tre membri dello staff del laboratorio di Wuhan che si sarebbero ammalati nel 2019. Il riferimento è alla notizia recentemente rilasciata dall’intelligence americana, che riguarda ricercatori del laboratorio di virologia di Wuhan che si sarebbero infettati con un mese di anticipo rispetto ai primi casi di Covid segnalati.
In pratica Fauci entra nella bufera e noi come Paese decidiamo di renderlo Cavaliere, attribuendogli la massima onorificenza. Io davvero non ci posso credere.
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