Roma%2C+obiettivo+minimo+e+dignit%C3%A0
radioradioit
/2021/05/roma-obiettivo-minimo-e-dignita/amp/
Featured

Roma, obiettivo minimo e dignità

C’è, al di là dei bilanci, pur sempre qualcosa in palio stasera: la Conference League possono snobbarla i tifosi; può addirittura apparire come un peso, inconsciamente, per i giocatori; di certo però non può non interessare alla società e a un tecnico come Mourinho che potrebbe porsi, tra gli altri, anche l’obiettivo di tentare di vincerne la prima edizione.

Epilogo, che sa al tempo stesso di prologo verso un futuro che si fa ancora fatica a tratteggiare nitidamente. La Roma che scende in campo a La Spezia presenta nomi emblematici delle due dimensioni: da Santon a Darboe, per dire. A proposito di quest’ultimo: interessante la coppia con Cristante in mediana, non per la resa di stasera ma come ipotesi ventura.

C’è da dire che noi commentiamo, ipotizziamo scenari preventivi, preconizziamo contenuti e contempliamo casistiche varie, poi vanno in scena prestazioni come quella con cui la Roma si consegna a uno Spezia tanto tranquillo quanto volitivo nello sciorinare il suo solito, riconoscibilissimo spartito e l’ormai proverbiale intensità del calcio di Vincenzo Italiano. Cristante e gli altri romanisti trascorrono la prima frazione a tentare faticosamente di balbettare calcio, quasi sempre in balia di Estevez – mai così “tuttocampista” – e compagni e molto spesso passivi di fronte alle incursioni spezzine che costringono Fuzato a sfoderare una serie di interventi.

Nel frattempo, al “Mapei” il Sassuolo fa il suo contro una Lazio che è stata imbastita a fatica da Inzaghi. Prevedibile al cinquanta per cento, allora, questo confronto a distanza per guadagnarsi la terza, inedita Europa.

Roma in Conference League alla fine: l’obiettivo minimo non salva la stagione; la rende solo meno amara.

Il secondo tempo registra infatti il progressivo ritorno dei giallorossi, che devono a loro stessi quantomeno di doversi riprendere il decoro dell’atteggiamento e di ciò che può restare di una prestazione. La riapre El Shaarawy con una conclusione secca e tesa, di prima, dopo un alleggerimento avventato della retroguardia ligure; il due a due lo firma un inesauribile Mkhitaryan, con una carezza di tacco, intelligente quanto tempestiva, con la quale capitalizza una sponda di testa di Dzeko a spiovere.
Nel finale, si rivede Pastore con un paio di confetti tecnici dei suoi.

Paolo Marcacci

Paolo Marcacci

Recent Posts

  • Speciale 3

File infinite da Lidl: trasforma la tua casa in un’oasi di relax con poco più di 3 euro

Da Lidl con poco più di 3 euro si può trasformare la propria casa in…

31 minuti ago
  • Sport

Milan, è finita: firma con l’Inter per 30 milioni

Il Milan sembra essere stato beffato in questo derby di calciomercato. Il giocatore è vicinissimo…

10 ore ago
  • Sport

Ahi Gattuso, altro ribaltone in Nazionale: tutto deciso

Altra mazzata per la Nazionale italiana dopo il caos dello scorso mese. Gli azzurri e…

11 ore ago
  • Sport

Federica Pellegrini, c’è l’addio definitivo: cambia tutto

Parole e musica di Federica Pellegrini, che torna a confessarsi sulla sua carriera e su…

13 ore ago
  • Sport

Retegui ▷ L’ultimo figlio di un calcio che puzza sempre più di plastica e petrolio

Inutile fare i puristi, è troppo tardi per esserlo. Il passaggio di Mateo Retegui, ultimo…

14 ore ago
  • Speciale 3

Con questi consigli potrai (finalmente) preparare la valigia perfetta: ci vorrà un attimo

Sono questi i consigli da seguire per fare una valigia perfetta: in questo modo ogni…

14 ore ago