Ci sono alcune opere culturalmente di spessore che proprio per il loro valore sono riuscite a anticipare i tempi che viviamo nel presente. Una di queste è The Truman Show, film del 1998 ma è come se fosse uscito nel 2021. In esso ci sono alcune tecniche di controllo dei nostri usi e consumi mai come oggi in voga, cenni alla società del “Grande Fratello” di orwelliana memoria, il ruolo dei media per il condizionamento dei nostri atteggiamenti.
La pellicola diretta da Peter Weir ha per protagonista Truman Burbank (interpretato dall’iconico Jim Carrey), un impiegato di una società di assicurazioni che vive a Seahaven, tipica cittadina della provincia americana frutto dell’inventiva degli autori. L’elemento distopico del film è ciò che più lo caratterizza: Truman non è altro che il personaggio principale del più seguito reality del pianeta, in onda da ben trent’anni.
La congiunzione tra alcune scene di The Truman Show e la società attuale è stata ben tracciata in diretta da Sandro Torella nel suo consueto spazio del giovedì ad “A colpi di scena”. Questo il suo intervento, con Francesco Vergovich.
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