L’Italia tornerà a vestirsi anche di giallo. Lo ha annunciato oggi pomeriggio in conferenza stampa il Premier Draghi confermando che la cabina di regia “anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato”. La precedenza infatti verrà data ad alcune categorie che hanno sofferto più delle altre e che, stando ai dati, sono ritenute le meno a rischio. E’ stato lo stesso il ministro della Salute Roberto Speranza, al fianco del Primo ministro, a entrare nel particolare: “La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto. Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione”.
Oltre a bar e ristoranti via libera anche a tutte le scuole (che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla), cinema e teatri all’aperto e con alcune limitazioni legate alla capienza anche al chiuso. Si tratta del primo vero segnale di “aperturismo” dopo oltre un mese in cui l’intero Stivale variava dall’arancione al rosso, fino al rosso scuro. “Un grande cambiamento” secondo il vicepresidente commissione finanze della Lega, deputato Alberto Gusmeroli, intervenuto ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
Ecco l’intervista all’Onorevole Gusmeroli a “Lavori in corso”.
“Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Sicuramente è stato un grande cambiamento perché si parlava di riapertura a giugno. E quindi poter parlare di un inizio di apertura il 26 aprile è sicuramente un grande cambiamento. Anche perché, onestamente, si discute molto di sostegni, cifre, contributi. Però il miglior sostegno che si può dare all’economia è permettere gradualmente, in massima sicurezza, di riaprire. Sennò non basteranno mai gli scostamenti. È un cambiamento molto importante”.
“Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che la Lega fosse al Governo, ora è stato chiarito. Ovviamente fuori dal Governo si può protestare, ma non si può incidere. Sicuramente il risultato di oggi è dovuto anche al fatto che la Lega sia al Governo”.
“Nell’ambito del Governo Draghi avremmo preferito un cambiamento totale. Poi nell’arco delle settimane ci sono stati dei forti cambi di passo: sono andati via Arcuri e il Capo della Protezione civile, la condivisione sul Recovery Plan, i rapporti con le Regioni e i territori”.
“Bisogna far tornare la gente a lavorare. Anche perché poi c’è un tema psicologico. Il lavoro è assolutamente fondamentale per tantissime ragioni”.
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