Nella pillola precedente abbiamo dimostrato che il cartello globalista a cui Trump si è opposto in questi anni aveva tutto l’interesse che gruppi di violenti entrassero in Campidoglio per poi strumentalizzare le azioni dei violenti e degli infiltrati in modo tale che le proprie pedine dislocate nei maggiori media internazionali avrebbero contribuito a far crollare definitivamente l’immagine di Trump e metterlo fuori dai giochi.
Vediamo oggi chi sono le pedine che hanno messo in essere il più vasto programma di disinformazione della storia recente.
Sono i membri delle loro stesse organizzazioni ufficiali. Quelle nate per portare avanti gli interessi oligarchici dei grandi cartelli come il Gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale.
Analizziamo il caso Italia: la sera degli scontri di Washington, Trump è stato praticamente messo sotto processo sui media italiani, in primis a La7. Si sono susseguiti trasmissioni e documentari tutti incentrati a gettare fango sul Presidente americano.
Ma chi era a parlare in quelle trasmissioni?
Lilli Gruber, Beppe Severgnini, Mario Monti, Maurizio Molinari e Gianni Riotta. Assurdo che su un tema così importante ci siano solo persone che la pensano esattamente allo stesso modo. Nessun contraddittorio, nessuna idea diversa, un solo pensiero unico dominante: sembrava recitassero un copione.
E cos’hanno in comune tutti e cinque questi personaggi? Sono tutti membri del Gruppo Bilderberg fondato dagli oligarchi americani anti-Trump…
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