Al Bentegodi mette a segno quello che, di fatto, è il gol decisivo di un sorprendente Verona – Sampdoria, interpretando alla perfezione una transizione offensiva di quelle che predilige Claudio Ranieri: fugge sul settore di destra, accelera nella seconda parte, palla al piede; smaterializza Lazovic con una finta al momento dell’ingresso in area e, al culmine della galoppata, rientra sul sinistro senza essere in difetto di lucidità, apre una traiettoria che Di Carmine può solo applaudire. Come noi, del resto.
Malissimo, a Benevento. Una delle sue versioni più indisponenti. Evanescente nella trequarti, svanisce del tutto nell’area del Benevento. Soltanto dopo il triplice fischio di Pairetto, immaginiamo, avrà avuto modo di vedere Montipò da vicino.
Paolo Marcacci
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