Chi parla di economia capitalistica come unica possibile dice cose vecchie di 150 anni.
La caratteristica centrale dell’economia della conoscenza è la leggerezza, il fatto che sia snella, smaterializzata, sempre più virtuale. Oggi ha ancora senso ragionare solo del capitale?
Gran parte degli economisti sono fermi nella loro logica, la logica tripartita: mezzi, capitale, lavoro. Una logica vecchia!
Poi arriva qualcuno che parla della prima leva: la leva del capitale sul lavoro. Il secolo scorso arriva una seconda leva, quella del capitale di terzi sul capitale proprio. Io prevedo che in questo secolo la leva prevalente è la leva del capitale umano sul capitale umano, solo che il capitale umano sotto è quello sfruttato dal capitale umano sopra. Cioè chi detiene la conoscenza sfrutta chi non la detiene.
Nel mondo virtuale verso il quale stiamo andando, con la moneta dematerializzata, tolgono il contante, il lavoro diventa virtuale… pensare ancora nelle logiche fordiane del capitale che moltiplica i mezzi e il lavoro è un modo di pensare vecchio di 150 anni.
Cosa bisogna fare? Bisogna pensare. Pensare in modo libero! Pensare ad avere una conoscenza, in modo da non essere quelli sfruttati e cercando di non essere neanche gli sfruttatori.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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