La Lazio è stata battuta nettamente dal Milan ed è scivolata a meno sette dalla Juventus. Ma forse è il caso di dire che una squadra che non era la Lazio si è sciolta di fronte ad una squadra che ha giustamente approfittato di tutte le difficoltà avversarie.
In novanta minuti si sono infatti concentrati tutti i problemi che per sei mesi Inzaghi era riuscito a mascherare, arrivando a rinunciare all’Europa League. E strappando due risultati, con la Fiorentina e a Torino, malgrado le difficoltà evidenti. Stavolta non è stato proprio possibile. La Lazio è andata in campo con almeno quattro giocatori in condizioni fisiche evidentemente precarie e senza la possibilità di fare i cambi necessari.
D’altronde nessuna squadra può probabilmente rinunciare a tanti giocatori in un colpo solo. Da Luis Felipe a Lulic, da Immobile a Caicedo. Insomma, quella che non è stata la Lazio non può essere giudicata per questa partita, in cui il Milan ha meritatamente conquistato i tre punti. La Lazio deve essere giudicata per quello che ha fatto nell’intero campionato.
Da questa partita la Lazio però può trarre una lezione e un’indicazione in vista della prossima stagione, in cui disputerà anche la Champions. Bisognerà attrezzarsi, perché tutto quello che è stato fatto di grande quest’anno non venga vanificato da un futuro che si annuncia pieno di importantissimi impegni. Il Milan lo ha spiegato chiaramente.
Alessandro Vocalelli
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