La Cassazione ha stabilito che la coltivazione ad uso personale di cannabis non costituirà più un reato. Un pronunciamento che pare ribaltare i principi che fino ad oggi hanno guidato la legislazione in materia: “Non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Attività di coltivazione che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore”.
L’ex presidente del Parlamento europeo Tajani in questa occasione ha rilanciato la tesi del collegamento fra l’uso di droghe leggere e pesanti. Lo scienziato Burioni però ha usato l’ironia e scatena il popolo della Rete contro di lui: “Si inizia tagliando un filetto e si uccide il cognato”.
“La frase di Burioni? Lui ha fatto una battaglia sui vaccini, allora si può dire che tutti i bambini che non si vaccinano muoiono di malattie infettive? Vanno incontro ad un rischio più grosso, esattamente come voleva dire Tajani. Nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica bisogna vedere chi investe milioni e milioni di euro per avvicinare i giovani alla droga, guardate tutti i negozi di cannabis light che aprono oggi, è evidente che quella è la porta di entrate alla droga, come è avvenuto in Colorado”.
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