26 novembre 2019, alla Scala del calcio la piccola grande Atalanta vince la sua prima partita in Champions League e, tanto per gradire, rischia di riscrivere un girone che sembrava ormai archiviato rielaborando una storia inizialmente solo da sognare.
In tanti – anche senza confessarlo – al termine di Atalanta Juventus avevano sostenuto che con altri 75 minuti come quelli disputati contro i bianconeri sarebbe stata difficile per chiunque. Così è stato.
La Dinamo Zagabria forse per dieci minuti al centro del primo tempo ha giocato alla pari, ma all’inizio e per il resto della partita è stata letteralmente spazzata via dall’intensità e dall’organizzazione degli orobici. I croati però sono stati anche graziati dall’imprecisione di Gasperini.
Quest’ultimo ha praticamente passato il primo tempo a girarsi e a “smoccolare” verso i propri collaboratori. Imprecazioni benedette dal risultato finale: ogni sfogo si è tramutato in sorriso quando si è capito che la Dinamo non avrebbe più ripreso l’Atalanta, che ha cancellato i croati da metà primo tempo in avanti.
Con questa vittoria i bergamaschi sono tornati padroni del proprio destino facendo ciò che fanno da quattro anni a questa parte: ribaltando pronostici mettendoci muscoli, organizzazione e alle spalle un lavoro certosino per smentire quelli che ogni volta aspettano la caduta dei nerazzurri. Per ora a cadere nella strada dell’Atalanta sono gli altri.
Renzo Giannantonio
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