Fa male dirlo, ma ormai parlare dello stadio della Roma fa parte di quei luoghi comuni e di quelle fantasie spesso etichettate come utopiche. Nessuno ci crede più, qualcuno addirittura si oppone pur di criticare la dirigenza dal punto di vista sportivo, nel frattempo qualcun altro assume posizioni ambigue (vedi la Giunta Comunale).
Nelle ultime quarantotto ore sembrava che si muovesse di nuovo qualcosa, il sorriso di Baldissoni ha illuso qualcuno, ma per Ernesto Menicucci, Caporedattore alla Cronaca di Roma per il Messaggero, è tutto, per l’ennesima volta, inesorabilmente falso: brutta notizia visto che tra pochi giorni questa amministrazione compirà tre anni dall’insediamento. Potrà accadere qualcosa di nuovo nei prossimi due?
“Roma viene vista come una zavorra dallo stesso Movimento 5 Stelle nazionale“, ha sostenuto a Lavori in Corso, commentando anche le vicende sul famoso ‘Salva-Roma’ che la Lega vuole abolire trattando la capitale come un semplice Capoluogo: “La Lega di Salvini ha sempre dimostrato di non prestare particolare attenzione alla Capitale“.
Non meno confusionaria è la situazione sullo stadio, ormai dibattuto dagli stessi tifosi romanisti: “E’ chiaro che per il tifoso romanista la vicenda De Rossi, la nebulosa sugli allenatori e la scelta tra Fonseca e De Zerbi incide nel malcontento stadio, la parte sportiva si intreccia con queste vicende.
Per me si è molto lontani dalla realizzazione dell’opera“, questo perché, come Menicucci ha argomentato, “Mancano due anni alla giunta Raggi: chi si occupa di politica sa che con queste tempistiche hanno praticamente finito. Tutto quello che non sei riuscito a fare in tre anni lo fai in quindici mesi? Il tempo sta scadendo, più andiamo avanti e più si dirà ‘vabbè ci penserà il prossimo sindaco’“.
Perché i grillini di Roma dovrebbero avallare la realizzazione dell’opera? La soluzione per Menicucci è semplice: “Ad oggi il ‘Movimento 5 Stelle’ non solo non va al ballottaggio ma neanche compete per andare al ballottaggio. Non credo che la Raggi sarà ricandidata, allo stato attuale ha un meraviglioso ombrello sulla testa che è la norma aurea dei due mandati che non è ancora stata toccata“.
E’ dello stesso avviso Mauro Favale, giornalista del “La Repubblica”, che sull’operato della giunta grillina ha fornito altri spunti di riflessione: “L’efficienza e l’onestà dovrebbero andare di pari passo. La lega pensa di prendersi Roma anche senza blandire la città con questi provvedimenti che invece darebbero una boccata d’ossigeno al Campidoglio“, ha sostenuto sul salva-Roma e sulla linea politica dei principali partiti al governo riguardo la Capitale: “Roma non è tra i primi punti nemmeno nella lista di Di Maio. Mi stupì all’inizio del mandato della Raggi una cosa in particolare: i grillini nei primi 100 giorni non prepararono nulla, Marino fece la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, ad esempio. Non ci si è presentati con un’idea di città, ci si aspettava che fronteggiassero in modo più preparato le difficoltà che sicuramente non hanno causato i 5 Stelle“.
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