E’ noto, da giorni, il taglio alle tre puntate del talk del lunedì sera di Fabio Fazio, “Che fuori tempo che fa”, e continuano a tenere banco le questioni legate al cachet e del contratto in Rai del conduttore. A parlarne a “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich, Fabio Duranti e Mario Tozzi.
“Il mio pensiero è questo: quello è il mondo dello spettacolo, è come il mondo dello sport. Non si è mai visto che riduci in atto i soldi a De Rossi” ha osservato Mario Tozzi, aggiungendo poi che “i contratti della Rai sono pubblici, tutti sanno quello guadagnano tutti. Dopodiché, non mai decennali o quinquennali, durano al massimo per due anni, quando scade il contratto ne discuti le condizioni“.
In disaccordo con Tozzi Duranti, sostenendo che “i contratti in essere si possono discutere e ti spiego perché. Citavamo prima quelli del fotovoltaico: se quei contratti sono stati fatti in spregio alla comunità e creano alla comunità un danno molto grave e la rimozione del contratto non crea un deperimento di chi se lo vede revocare, è ovvio che quel contratto può essere revocato“.
“Se noi riduciamo il servizio pubblico alla logica privata, significa che non è più servizio pubblico. Allora perché io devo pagare nove euro sulla bolletta della mia corrente? Io pago per un servizio pubblico. Il servizio pubblico deve ignorare queste logiche” ha ribadito Fabio Duranti, aggiungendo in seguito che “quello che voglio dire è che noi possiamo dire che quello è un servizio pubblico, e poi ce lo fai pagare in una bolletta obbligatoriamente e, se non paghiamo, stacchi la corrente. Dopodiché, prendi uno (Fabio Fazio, n.d.r.), gli dai nove milioni e prende i soldi per mandare avanti un carrozzone, compreso esso stesso, che dovrebbe costare molto di meno per questo motivo. Se è un servizio pubblico lo è, punto. Non può essere a vantaggio dei privati“.
“Chiunque farebbe i numeroni in prima serata, nel fine settimana su Rai 1” ha detto Duranti, affermazioni sulle quale Tozzi ha dissentito: “Non è vero, parlate di cose che non conoscete. Non è dimostrabile”.
E, in merito all’esempio di Fiorello, portato da Duranti a sostegno della sua tesi, il conduttore del programma tv di Rai 3, “Sapiens”, ha ribattuto che “Fiorello non si muove per non meno di centomila euro a puntata, ma che dite!“. “Non è così, portiamo i numeri. Ho fatto un esempio” ha risposto Fabio Duranti.
“Hai fatto un esempio sbagliato con Fiorello” ha risposto Tozzi “Fiorello se ti viene a fare la prima serata su Rai 1, altro che i soldi di Fazio! Vuole di più, giustamente, però nessuno ha da ridire. Arriviamo al punto: il problema è che su Fazio se ne dicono perché è schiettamente di sinistra“.
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