E’ online dal 2016 e il suo nome imperversa, in queste ore, tra i suoi elettori, chiamati ad esprimersi sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Salvini, ma che cos’è esattamente la piattaforma Rosseau?
Ideato da Gianroberto Casaleggio, insieme a suo figlio Davide, per sviluppare la “democrazia della rete”, uno dei punti cardine della politica pentastellata, questo sistema operativo, che porta il nome del filosofo illuminista svizzero Jean-Jacques Rousseau, si prefigge, tra i suoi obiettivi, la gestione delle varie componenti elettive (Parlamenti italiano ed europeo, consigli regionali e comunali) e la partecipazione degli iscritti alla vita del Movimento 5 Stelle.
Sulla piattaforma Rousseau vi è la possibilità, infatti, di proporre una legge, di votare per la scelta delle liste elettorali, o di definire le posizioni politiche del Movimento 5 Stelle rispetto a temi specifici.
Contrariamente alla fase iniziale, in cui le modalità d’accesso al portale erano riservati agli iscritti pentastellati, questo sistema operativo è, ad oggi, accessibile a chiunque, ma per poter prendere parte a tutte le attività e funzioni è necessario essere iscritti al Movimento 5 Stelle.
Oltre alla partecipazione alla scrittura delle leggi nazionali, regionali ed europee, all’accesso alle informazioni sui gruppi sul territorio e allo “Scudo della Rete“, la raccolta fondi per la tutela legale, tra le molteplici funzioni della piattaforma Rosseau fanno capolino anche l’Open Comuni e Open Candidature (quest’ultima in vista delle elezioni europee, all’interno della quale è possibile, per gli iscritti, candidarsi agli appuntamenti elettorali come elezioni regionali, nazionali ed europee), implementate di recente, rispettivamente a ottobre 2018 e a febbraio 2019.
La proprietà e la gestione del portale sono dell’Associazione Rousseau, che ha sede allo stesso indirizzo della Casaleggio Associati, una società di consulenza di Milano, il cui presidente è uno dei fondatori della piattaforma, Davide Casaleggio. Insieme a lui, altri tre soci, Massimo Bugani, Pietro Dettori e Enrica Sabatini. Stando a quanto si legge sul sito del sistema, il compito dell’Associazione è quello di sostenere e sviluppare l’omonima piattaforma di democrazia diretta.
Secondo la stessa formula promulgata dal Movimento 5 Stelle, gli iscritti pentastellati sono quindi, chiamati a decidere “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere. No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere“. Una consultazione dal forte impatto politico, quella che dovrebbe essere portata avanti oggi, lunedì 18 febbraio, e che, nel corso delle ore, è oggetto di rinvii e proroghe.
Con il trascorrere della giornata, infatti, il sistema sta incontrando molte difficoltà negli accessi e alcuni iscritti hanno lamentato, in queste ore, l’impossibilità di riuscire a votare sul portale.
A seguito di questi problemi tecnici, si potrà votare sulla piattaforma Rousseau, secondo nuove disposizioni, fino alle 21.30 di questa sera.
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