Tre punti. Quelli dovevano, quelli servivano, quelli sono arrivati. Meglio sarebbe dimenticare il primo tempo, brutto, mediocre di polpa e di forma con Olsen migliore dei suoi e Bologna sprecone ai massimi, tra pali e occasioni bruciate quando ormai lo svedesone sembrava spacciato. Ma le mani del portiere hanno evitato la figuraccia dell’andata e così, grazie anche all’inserimento di El Shaarawy al posto di Cristante, il risultato e la partita sono cambiati, a favore della squadra fino a quel momento dispersa e impaurita.
Due gol realizzati da difensori, Kolarov su feroce rigore e Fazio con una conclusione accademica da allenamento, hanno coperto le assenze di Kluivert, un piumino della cipria, mentre Zaniolo si è battuto ma sollevando anche polvere. Il Bologna ha resistito per tre quarti d’ora, poi è stato stordito dalla sciocchezza di Helander sul faraone, in verità si è ripreso, però ricadendo a terra al gancio di Fazio per poi riacciuffare la speranza con Sansone. Ma ormai era tardi e Mihajlovic non può rimproverare nulla ai suoi, la squadra ha una identità che Inzaghi non le aveva saputo dare o trasmettere, soltanto la sfortuna le ha negato almeno il pareggio, per un football lineare e reattivo.
Per la Roma vittoria che porta vitamine e consente al gruppo di stare a un punto dal quarto posto, cioè dal Milan. Molte cose possono ancora accadere, sempre che non si ripeta l’abulia del primo tempo.
Tony Damascelli
Si va finalmente delineando, dopo una telenovela durata mesi e mesi, il futuro dell'attaccante serbo:…
Alle soglie di quella che sarebbe la sua quinta stagione in bianconero, il centrocampista potrebbe…
Marco Lisei, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla pandemia denuncia ai nostri microfoni un’interferenza dell’Organizzazione…
E ora che fare? È questa la domanda che si sono posti i funzionari —…
Un recente avviso Inps porta soldi a molte persone: si ritroveranno sul conto circa 600…
Girando l'Italia si possono trovare dei luoghi immersi nella natura e incantanti: questi sono i…