Il Napoli, uno strepitoso Napoli, ha timbrato l’1-0 nel finale di una partita che avrebbe meritato di vincere anche con due o tre gol di scarto. Sì, perché è stata una gara a senso unico, con la squadra di Ancelotti capace di mettere in grande difficoltà il club vice campione d’Europa. Il Liverpool, che faceva paura alla vigilia, è stato letteralmente sorpreso dalla velocità, dall’intraprendenza dei napoletani e dalle scelte di Ancelotti, che alla fine se l’è giocata con tutte le sue risorse a disposizione.
Una bellezza il gol finale, con l’azione Mertens-Callejon- Insigne che ha bruciato i difensori inglesi. Un’azione a memoria, con Insigne capace di anticipare la conclusione e di metterla dentro con il destro. Il degno epilogo di una gara che ha visto la squadra di Ancelotti dominare e un Napoli capace di non far tirare in porta i grandi attaccanti del Liverpool. E’ stato questo a impressionare: non solo quanto ha costruito il Napoli in avanti, ma anche e soprattutto quanto poco abbia lasciato alle celebratissime punte del Liverpool.
Così, dopo la traversa di Mertens, è arrivato il gol di Insigne, che conferma la crescita dei calciatori italiani, a cui chiedevamo anche una conferma a livello internazionale. Così dopo le belle prestazioni di Bernardeschi e Pellegrini – a dimostrazione che la nostra scuola non è poi così in disarmo – è arrivata fragorosa la conferma di Insigne, capace di timbrare la partita e di calare anche i panni del trascinatore, del leader assoluto. Dalla sua parte sono arrivate tutte le azioni più pericolose dal Napoli, dai suoi piedi è arrivato il gol che ha fatto esplodere il San Paolo e ha detto che il Napoli c’è. Con la sua sfrontatezza, con la sua elettricità, con un potenziale d’attacco che fa davvero paura. Chi aspettava di vedere all’opera Salah, ha invece ammirato Insigne. Un grande, grandissimo, giocatore. Applausi.
Alessandro Vocalelli
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