In America ecco che qualcosa di serio si smuove sul fronte Covid e censura sul web.E' di una sentenza della…
Donne e politica: c'è un problema di ipocrisia?Enrico Michetti, fondatore della Gazzetta amministrativa, ritiene che in Italia un effettivo problema…
Il 12 settembre è sbarcato in tutte le librerie "La versione di Giorgia", il libro intervista a cura di Alessandro…
Una sentenza che possiamo definire storica è appena stata emessa negli USA. La causa è stata intentata dai procuratori generali…
Ho parlato recentemente dei problemi posti dalle nuove norme ESG. Fondamentalmente oggi ve ne voglio segnalare tre, particolarmente importanti dal punto di vista della critica che faccio. Primo: qual è il costo di queste normative? Chi paga? Bello parlare del fatto che le imprese debbano rispettare l'ambiente, la società e via discorrendo. Ma qual è il costo? Ecco, il costo è asimmetrico perché si parla di portatori di interesse, cioè si parla del fatto che le imprese debbano ascoltare con comitati d'ascolto tutti i portatori di interesse.Ma chi paga queste cose? Cioè il tempo dedicato, scusate, a queste questioni, ma chi lo paga? E c'è un problema qua. Il fatto metodologico, non sono stati sentiti gli imprenditori, quindi la procedura di ascolto vale per tutti, tolto per i primi destinatari di queste normative, che sono appunto gli imprenditori. Si assisterà a un teatrino della politica con audizioni parlamentari dopo che sono state fatte le cose, quindi ormai non c'è più possibilità di intervenire.La seconda critica che faccio riguarda proprio il ruolo della politica. Perché? Beh perché di fatto io leggo per esempio con stupore che si ritiene che cento grandi imprese del mondo dovrebbero riunirsi e decidere cosa pensarne di ambiente o di società. Beh, io aborro questa situazione perché mi piacerebbe poter decidere di vivere in un posto dove ambiente e società sono decisi non dalla Coca-Cola o dalla Apple, ma dai rappresentanti politici di un sistema parlamentare che io magari posso eleggere, mentre invece questa visione che cento grandi imprese del mondo decidano la politica del pianeta è una visione elitaria che mi fa tornare indietro ai tempi degli assiri babilonesi. Ci sono voluti millenni di sangue per ottenere la democrazia, questo è molto grave. La terza critica che faccio riguarda la simmetria della situazione, cioè le norme ESG sono state pensate per un sistema internazionale molto diversificato. L'Italia, per esempio, ha un sistema bancocentrico e un sistema fatto di family business delle aziende, per cui pensare di poter imporre delle norme che possono andare bene magari per un sistema di multinazionali e non per un paese che ha circa il 99% di piccole, micro e medie imprese, beh, significa avere una visione molto miope e distorta della realtà. Per cui il costo del denaro, inteso proprio come costo del capitale, potrebbe diventare asimmetrico tra l'Italia e altri paesi del mondo, quindi l'impatto di costo di queste normative potrebbe essere molto grave e penalizzante per il nostro paese. Queste sono prime tre considerazioni critiche che faccio, ce ne saranno altre.
I recenti fatti di cronaca, a partire dallo stupro di Palermo, hanno rimesso in primo piano il tema dei social…
I medici che nel periodo del Covid hanno rifiutato di seguire il protocollo di "Tachipirina e vigile attesa" e sono…
Tutto quello di cui vi racconti è stato completamente ricostruito attraverso documenti ufficiali, principalmente desecretati, della CIA e del Dipartimento…
Elly Schlein, la guida delle sinistre fucsia neoliberali e postmoderne dimentiche di Marx e di Gramsci, e tutte proiettate sui…
A pochi giorni dalla visita di Giorgia Meloni e dal blitz a Caivano, conseguenza diretta dell'omonimo decreto, attraverso il quale…