La Juventus torna in Champions League per una partita che vale più dei punti: serve una scossa, serve continuità. A Bodø l’avvio è complicato, il ritmo norvegese sorprende e le condizioni di gioco si fanno subito pesanti. Poi la ripresa diventa una giostra emotiva: rimonta Juve, pari del Bodo, e un finale imprevedibile che cambia tutto.
Il Bodo parte fortissimo: nei primi cinque minuti corre più della Juventus, aggredisce ogni pallone e costringe i bianconeri a un avvio timoroso, con problemi di primo appoggio e di ambientamento. L’8’ regala però il primo squillo Juve, con Conceiçao che rientra sul sinistro e mette paura al portiere. Due minuti dopo è Cambiaso a creare un’occasione interessante, preludio a qualche minuto di buon possesso.
Il match resta bloccato fino al 16’, quando Koopmeiners salva su un colpo di testa nel cuore dell’area. Al 21’ Adzic spreca sul secondo palo un cross di Conceiçao, mentre al 24’ il Bodo sfiora il vantaggio con un tiro a lato di pochissimo. È il segnale di un momento difficile: al 27’, su calcio d’angolo, Blomberg colpisce indisturbato per l’1-0. La Juve reagisce a tratti: al 30’ Openda conduce una transizione pulita che Conceiçao non riesce a finalizzare; al 32’ Adzic trova un colpo di testa interessante ma il portiere salva in angolo. Il finale di tempo è lento, bloccato, con il Bodo che gestisce e chiude meritatamente avanti.
La Juventus rientra in campo trasformata. Al 48’ una mischia in area regala il pallone a Openda, che insacca l’1-1 dopo il controllo del VAR. L’inerzia gira e la squadra di Spalletti inizia a trovare profondità, geometrie e pressione alta. Al 54’ arriva una splendida azione: uscita dal pressing, verticalizzazione, giocata geniale di Yildiz e tap-in di Miretti, ma il fuorigioco cancella tutto. Due minuti più tardi, però, niente annulla il capolavoro Juve: cross di Miretti, stacco perfetto di McKennie e 1-2. Da lì in avanti è un assedio: Yildiz sfiora il gol due volte, prima col tiro a giro, poi con un dribbling ubriacante fermato da un raddoppio provvidenziale. Anche Conceiçao si vede negare il 1-3 da un intervento prodigioso del portiere del Bodo. All’80’ la Juventus sembra avere il controllo totale del match.
All’84’ il match cambia di nuovo: Kelly entra in ritardo in area, commette un fallo ingenuo e concede un rigore che Fet trasforma per il 2-2. Una beffa pesante, proprio nel momento migliore dei bianconeri. Ma non è finita. Al 90’, in una ripartenza che nasce ancora da una giocata illuminante di Yildiz, il portiere del Bodo respinge corto e David è il più veloce a depositare in rete il pallone del 2-3. È il gol che chiude una partita imprevedibile, sofferta, caotica e fondamentale: una vittoria che pesa e che arriva nel modo più emozionante possibile.
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