Roma al bivio del mercato: fra addii in uscita e tentativi di rilancio, il club giallorosso vive ore decisive nell’ultima fase della sessione estiva. Dalla rottura con Sancho all’assalto a giovani talenti, fino alle possibili uscite in attacco, il D.S. Massara è al centro di un autentico laboratorio di scelte strategiche. In campo, intanto, emergono opportunità concrete e scenari che potrebbero influenzare la stagione.
Dopo settimane di trattative serrate, l’obiettivo Jadon Sancho ha detto no definitivo alla Roma, chiudendo la telenovela che aveva acceso le speranze della piazza. Il talento inglese, reduce da stagioni altalenanti al Manchester United, non ha ritenuto il progetto giallorosso all’altezza delle sue ambizioni e ha preferito altre strade. Una decisione che ha costretto la dirigenza a muoversi rapidamente, evitando di rimanere scoperta nel reparto offensivo. Il nome in cima alla lista è quello di Tyrique George, esterno ventenne del Chelsea, considerato dagli addetti ai lavori un prospetto in grado di diventare protagonista nei prossimi anni. I contatti con i Blues e con l’agente del calciatore sono stati giudicati molto positivi e la sensazione è che l’affare possa concretizzarsi nei prossimi giorni. George, paragonato a profili come Saka e Mahrez per caratteristiche tecniche e duttilità, rappresenta una scommessa giovane ma con potenziale immediato.
Parallelamente, la Roma si muove su un’altra corsia: quella che porta a Kostas Tsimikas, terzino sinistro del Liverpool. Il greco, chiuso da Robertson e desideroso di ritrovare spazio, ha aperto alla possibilità di una nuova avventura lontano da Anfield. I Reds non sembrano intenzionati a opporsi a un trasferimento in prestito, soprattutto se accompagnato da un contributo economico importante sullo stipendio. Per la Roma sarebbe un innesto di esperienza internazionale, capace di garantire profondità alla rosa e alternative di livello in una posizione spesso problematica. Gasperini apprezza la capacità di Tsimikas di spingere sulla fascia con continuità e di fornire cross precisi, elementi che ben si sposano con il suo credo calcistico. Nonostante la concorrenza di club come il Marsiglia, la Roma si è inserita con decisione, convinta che il giocatore possa rilanciarsi proprio in Serie A.
Il capitolo uscite resta altrettanto centrale. In particolare, il nome più caldo è quello di Artem Dovbyk, centravanti ucraino arrivato solo un anno fa ma già al centro di valutazioni strategiche. Il Villarreal ha avviato i contatti con i giallorossi proponendo una formula di prestito con diritto di riscatto, con l’impegno di coprire l’intero ingaggio del giocatore, stimato intorno ai 3,5 milioni. La Roma, tuttavia, spinge per inserire un obbligo di riscatto, in modo da liberarsi definitivamente del pesante contratto e reinvestire subito sul mercato. La trattativa resta aperta e potrebbe sbloccarsi negli ultimi giorni di agosto. Una cessione di questo tipo rappresenterebbe ossigeno puro per le casse del club, permettendo di rispettare i vincoli UEFA sul Fair Play Finanziario e, al tempo stesso, di avere margini per finalizzare i colpi in entrata.
Al di là delle singole operazioni, emerge una strategia chiara da parte di Massara: costruire una Roma più giovane, dinamica e con margini di crescita, senza però rinunciare alla competitività immediata. Sancho sarebbe stato il colpo di immagine, ma la scelta di virare su George indica una volontà di puntare su profili meno affermati ma di prospettiva, capaci di garantire rendimento e plusvalenza futura. Allo stesso tempo, l’inserimento di un giocatore esperto come Tsimikas offrirebbe equilibrio, mixando freschezza e affidabilità. L’eventuale partenza di Dovbyk, invece, aprirebbe a un’ulteriore manovra in attacco, con la Roma che non esclude di aggiungere un’altra pedina offensiva qualora ci fosse l’opportunità. Il mercato, insomma, si sta trasformando in un puzzle complicato ma dalle linee sempre più riconoscibili: la Roma vuole restare competitiva oggi e costruire fondamenta solide per domani.
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