Già si parla di tagli e di calciatori inadatti in casa Roma, visto che la filosofia di Gian Piero Gasperini è molto minuziosa e precisa.
La Roma sta cominciando un nuovo corso, provando a ripartire dalle buone cose viste nella scorsa stagione, ma cercando anche stimoli diversi e soluzioni più offensive. Il tutto puntando forte su Gian Piero Gasperini, un allenatore divenuto leggenda all’Atalanta e ora voglioso di bissare tali successi anche nella capitale.
Non appena i tifosi giallorossi hanno saputo della scelta di Claudio Ranieri di affidare la panchina a Gasperini, si è pensato immediatamente ad una filosofia diversa dal passato. Il Gasp è tecnico rinomato per i carichi di lavoro intensi, per il gioco aggressivo e sempre dinamico e di conseguenza per scegliere calciatori con determinate caratteristiche.
A Roma sta dunque andando di moda il classico giochino estivo del “chi parte e chi resta”, quest’anno ancor più avvalorato dal fatto che Gasperini vorrà con sé soltanto calciatori capaci di dare il fritto e di non essere mai passivi in campo. Proprio in questo senso è intervenuto un ex attaccante romanista come Ciccio Graziani, che sulle pagine del Corriere della Sera ha lanciato i giudizi sulla rosa attuale.
Graziani non ha avuto nessuna remore ad indicare il nome di un calciatore che, con le richieste tattiche ed atletiche di Gasperini, rischia di restare fuori dalle strategie della nuova Roma. Il profilo è quello di Artem Dovbyk, centravanti ucraino acquistato un anno fa dal Girona per circa 30 milioni di euro.
“Per quello che ha fatto vedere lo scorso anno non credo che sia il centravanti adatto al gioco di Gasperini – ha ammesso il campione del mondo dell’82 – Vero che ha avuto molte attenuanti: era al suo primo anno, non conosceva la lingua e il campionato, ha cambiato metodologia di lavoro. In Italia la tattica fa la differenza, qualcosa lo ha fatto intravedere ma è troppo prevedibile, calcia poco col destro, è un po’ statico. Il lato positivo è che si fa trovare al posto giusto”.
Dunque dubbi enormi su Dovbyk, il cui maggiore difetto è stato quello di sembrare spesso fuori dal mood delle partite ed a volte troppo indolente nei contrasti e nelle giocate con i compagni. Graziani avrebbe anche il nome di un ideale numero 9 della Roma futura: “Scamacca sarebbe perfetto. Dal punto di vista fisico potrebbe esserci qualche punto interrogativo perché viene da un infortunio importante, però le caratteristiche sono quelle giuste. Anche Esposito dell’Empoli e Lucca possono andare bene”.
Parola ora al campo ed a mister Gasperini, che dovrà valutare i suoi calciatori in prima persona, e soltanto successivamente capire se fanno al caso suo o meno. Dovbyk può comunque contare su un fisico imponente e su una buona media-gol in campionato.
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