La Lazio si trova in una fase di transizione delicata, con il mercato bloccato da quell’ormai celebre indice di liquidità che, fino al 30 giugno, impedisce qualsiasi movimento in entrata. Una situazione tecnica e contabile non semplice, legata alla necessità di migliorare la rosa e trovare spazio salariale per i nuovi acquisti, soprattutto a centrocampo, dove con il passaggio al 4-3-3 Sarri chiede rinforzi specifici.
Tuttavia, è importante sottolineare che la società non versa in condizioni drammatiche, come invece una certa narrazione tende a suggerire. I parametri finanziari — seppur rigidi — sono rispettati secondo criteri che, nel medio termine, potrebbero perfino avvantaggiare la Lazio rispetto ad altre big del calcio italiano. Il club, per sua scelta, non ricorre all’indebitamento bancario, preferendo una linea più sostenibile sul piano economico. Una scelta che altrove verrebbe considerata virtuosa, ma che nel mondo del calcio italiano spesso scatena reazioni allarmistiche.
Questo il senso delle parole di Luigi Salomone, intervenuto su Radio Radio – Lo Sport. Un intervento che merita sicuramente attenzione, anche per riportare probabilmente un minimo di realismo nel dibattito intorno al mondo biancoceleste.
“C’è, a mio avviso, un catastrofismo cosmico che mi sento di non condividere. Se uno legge i social sembra che la Lazio sia già retrocessa, o che non si possa nemmeno iscrivere al campionato…”.
Il giornalista sottolinea come, pur in un momento di stallo, la Lazio abbia comunque una base solida su cui lavorare. “Per ora la situazione dal punto di vista delle entrate è ferma, ma la Lazio è in grado di schierare una squadra competitiva: Marusic, Tavares, Romagnoli, Gila, Rovella, Guendouzi, Zaccagni, Isaksen, Castellanos… Non sarà perfetta, ma c’è una struttura”.
Salomone non nasconde le criticità: “Certo che la squadra va ritoccata, Sarri va aiutato, servono almeno un paio di rinforzi.” Ma rifiuta il clima di isteria diffusa che si respira in parte della tifoseria e dell’ambiente mediatico: “Io penso che che gli acquisti arriveranno nel corso dell’estate. Non voglio tranquillizzare nessuno, ma il disfattismo cosmico di adesso mi sembra francamente un po’ esagerato”.
Il dato di fondo è che il mercato della Lazio inizierà dopo il 1° luglio, quando eventuali cessioni permetteranno di agire in entrata. Il club ha degli esuberi da piazzare, e sa su quali profili puntare. La scelta è quella di operare in modo mirato, non di accumulare nomi a caso per placare gli umori.
Il messaggio, anche attraverso la lucidità delle parole di Salomone, è chiaro: serve pazienza. La Lazio non è in caduta libera, né è ferma per incompetenza. È semplicemente in una fase di equilibrio finanziario che, nel calcio di oggi, viene spesso vista come debolezza. Ma che potrebbe rivelarsi, nel medio periodo, una forma di forza.
La speranza, ora, è che le prossime settimane portino novità concrete, ma senza farsi trascinare da un allarmismo che rischia di essere più dannoso della realtà stessa.
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