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Juric all’Atalanta: dopo Roma manderà in rovina anche Bergamo?

Dopo le tante voci degli ultimi giorni, è arrivata la conferma: Ivan Juric sarà il nuovo allenatore dell’Atalanta. Per l’ex Roma decisivo l’ultimo incontro avuto con la società e i Percassi, che subito dopo l’ufficialità dell’addio di Gian Piero Gasperini ha avuto fin da subito l’intenzione di affidare l’incarico a uno dei suoi allievi più illustri. Il croato si legherà al club con un contratto biennale da 2 milioni di euro a stagione + 500.000 di bonus.

Una notizia che senza dubbio desta più di una sorpresa, oltre a qualche perplessità. L’ultima stagione infatti, vissuta fra Roma e Southampton, può essere definita un autentico disastro. E sì, il rapporto stretto con il suo predecessore (che per ironia del destino si accinge ora a sedere sulla panchina dei giallorossi) può essere senz’altro un motivo di ottimismo per i tifosi della Dea. Ma al momento, la scelta della società ha l’aria di essere un rischio davvero troppo grande.

Atalanta, il filo invisibile tra Juric e Gasp

Juric è considerato l’erede più autentico di Gasperini, grazie a un rapporto solido e duraturo. La loro conoscenza risale al 2003, ai tempi del Crotone in Serie C, dove iniziarono un percorso condiviso che li portò prima in Serie B, poi in A con il Genoa. Fu proprio Gasp a consigliare l’acquisto di Juric, che con lui ha disputato ben 215 delle sue 365 presenze da calciatore. Appesa le scarpe al chiodo nel 2010, Juric intraprende subito la carriera da tecnico partendo dalla Primavera del Genoa, per poi affiancare il suo mentore come collaboratore tecnico nella fugace esperienza all’Inter (solo cinque gare, una con Motta in campo) e come vice a Palermo.

“Da Gasperini ho imparato tutto quello che so del calcio da allenatore” – aveva detto tempo fa Juric, in uno dei tanti attestati di stima –. “Siamo diversi come persone, modo di approcciarci ai giocatori e modo di essere, ma a livello calcistico ho preso solo da lui”.

Juric: i numeri dell’ultima stagione sono un fiasco totale

Mettendo da parte tutto ciò che riguarda il rapporto d’amicizia che lega il tecnico croato a Gasperini, la questione è: basta davvero una relazione personale a giustificare un incarico di questo livello? Ok, le filosofie di gioco dei due allenatori sono decisamente simili. Ma i risultati “raggiunti” da Juric nella stagione appena conclusa giustificano quei tifosi e addetti ai lavori che, inevitabilmente, da quando è arrivato l’annuncio si trovano a sudare freddo.

Partiamo dalla sua parentesi alla Roma: quasi 3 mesi di totale agonia. Subentra a stagione in corso, prendendo il posto dell’esonerato (fra mille polemiche) Daniele De Rossi, presenziando alla sua prima partita di Serie A il 22 settembre 2024: Roma – Udinese. In 8 partite (l’ultima contro il Bologna, il 10 novembre), colleziona solo 3 vittorie (arrivate non certo al termine di prestazioni eccezionali), 1 pareggio col Monza (ultimo per distacco di questo campionato) e ben 4 sconfitte (di cui una davvero pesante contro la Fiorentina; 5-1 al Franchi). Lascia i giallorossi a ridosso della zona retrocessione, con soli 13 punti, compromettendo quasi del tutto una stagione salvata solo dall’impresa compiuta in extremis da Claudio Ranieri, alla sua terza esperienza con i giallorossi.

Occhio Atalanta | Juric-Southampton: una delle peggiori squadre della storia della Premier League

E in Inghilterra come è andata? Probabilmente anche peggio. Sbarcato al Southampton il 21 dicembre 2024, ha poi messo la firma su una delle imprese “al contrario” più incredibili della storia del calcio inglese. In 14 partite alla guida dei Saints, infatti, il croato ha vinto solo due volte, collezionando ben 12 sconfitte nei restanti match. Come se non bastasse, questa ecatombe ha sigillato anche quella che è stata una delle peggiori retrocessioni per numero di punti da quando esiste la Premier League/First Division (e con ben 7 giornate d’anticipo).

Ora, non si vuole partire prevenutisparare sulla croce rossa, come si dice in questi casi. Ma la domanda sorge spontanea: l’Atalanta davvero non poteva prendere di meglio? Come sempre, solo il tempo saprà darci una risposta definitiva.

Francesco Bastianini

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