Il 14 maggio 2000 è una data che rimarrà per sempre nella leggenda del calcio italiano, un pomeriggio sospeso tra il mito e il miracolo, in cui il destino si colorò di biancoceleste. La Lazio, sotto la guida di Sven-Göran Eriksson, conquista il suo secondo scudetto in una giornata che sembrava scritta e immaginata da un poeta epico, tra il sole splendente di Roma e il diluvio torrenziale di Perugia.
La relatività della realtà; l’incidenza dei piccoli dettagli; l’essenza ossimorica delle cose. Tutto questo è ciò che ha rappresentato, e ricordato, quel 14 maggio tanto caro all’universo biancoceleste. Allo Stadio Olimpico, infatti, la Lazio si trova di fronte alla Reggina. Simone Inzaghi, Juan Sebastián Verón e Diego Simeone siglano un netto 3-0. Ma il destino vuole che il campionato si decida a 175 chilometri di distanza, al Renato Curi di Perugia, dove la Juventus sui capitolini, capolista con due punti di vantaggio, affronta i padroni di casa.
Durante l’intervallo, sul punteggio di 0-0, un nubifragio trasforma il campo in un acquitrino, costringendo l’arbitro Pierluigi Collina a sospendere la partita per oltre un’ora. Nonostante le condizioni al limite, la gara viene ripresa. Al 50° succede l’imponderabile: Alessandro Calori segna il gol che regala alla Lazio il suo secondo scudetto della storia. Alle 18:04, il fischio finale sancisce la conclusione di un’attesa carica di tensione e lunga 26 anni.
Si tratta di un trionfo che, a distanza di anni, rimane impresso nella memoria collettiva come uno degli scudetti più incredibili e indimenticabili della storia del calcio italiano. Una storia, forse ingiustamente trascurata negli ultimi anni. E che ha dato ragion d’essere all’ultimo libro di Manuele Baiocchini e Valerio Spina: “Diluvio e Delirio”, disponibile in tutte le librerie già dal 2 maggio.
In diretta su Radio Radio Lo Sport, con il direttore Ilario Di Giovambattista, i due giornalisti di Sky hanno raccontato qualche dettaglio particolare del loro ultimo testo. Il prossimo martedì, ci sarà la sua presentazione a Formello con la presenza di alcuni dei volti più importanti sia della Lazio attuale che di quella del passato. Infatti, dopo anni, per la prima volta varcherà le porte del centro sportivo biancoceleste il Presidente protagonista di quel trionfo Sergio Cragnotti.
“Con questo libro, e l’evento della prossima settimana, vogliamo mandare l’impulso a una nuova unità fra passato e presente: un momento di profonda lazialità. Abbiamo sentito il bisogno di raccontare questa storia, forse rimasta troppo sotto traccia negli ultimi 25 anni. Ovviamente si è cercato di entrare nel dettaglio di alcuni dei personaggi e degli aneddoti più importanti e conosciuti di quella fantastica ragione“.
ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE SU RADIO RADIO LO SPORT – CON ILARIO DI GIOVAMBATTISTA
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