Dichiarazioni che confermano il momento davvero delicato di Novak Djokovic, il fuoriclasse del tennis internazionale che si è dovuto fermare di nuovo.
Ieri sono stati sorteggiati gli accoppiamenti per il tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia, il torneo Master 1000 che si svolgerà a partire da questa settimana presso l’impianto del Foro Italico a Roma. Una delle manifestazioni più storiche e prestigiose del tennis mondiale, sia in ambito maschile che femminile.
Il grande assente della competizione sarà l’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic. Il quasi 38enne campione serbo ha dovuto dare forfait, rinunciando alla partecipazione per motivi fisici. Momento molto delicato per Nole, che negli ultimi due tornei disputati a Monte-Carlo e Madrid aveva subito due sconfitte immediate che hanno fatto riflettere tutti sul suo stato fisico-emotivo e sull’età anagrafica non più così verde.
Già ad inizio anno Djokovic era stato vittima di un infortunio muscolare alla coscia. Ora è la condizione atletica a preoccuparlo, per questo motivo ha scelto di saltare l’appuntamento di Roma mettendo nel mirino il prossimo torneo del Grande Slam: il Roland Garros di Parigi, che si svolgerà a partire dal 25 maggio prossimo.
Già 24 volte vincitore di tornei dello Slam, Novak Djokovic ha dunque voglia di togliersi un’altra soddisfazione e raggiungere quota cento trionfi in tutta la sua carriera. Uscire da questo periodo complicato non sarà semplice, visto che la concorrenza dei tennisti più giovani è ampia.
Del suo status attuale ha parlato l’americano John Isner, ex numero 8 della classifica Atp, considerato uno dei tennisti più alti al mondo con i suoi 208 cm di statura. Durante una puntata del suo podcast, Isner ha dato il proprio parere sul cammino di Djokovic, facendo intendere come sia molto difficile rivederlo ai livelli di un tempo.
“Credo che a Nole oggi interessi solo vincere Wimbledon. Vedo molto improbabile una sua affermazione al Roland Garros, dovrebbe capirlo anche lui. Si gioca tre set su cinque in due settimane sulla terra battuta, con presenti tutti i big e anche con il ritorno di Sinner, la vedo durissima per lui”.
Poche le chance di vincere a Parigi dunque, nonostante Djokovic in carriera abbia portato a casa tre edizioni dello Slam in terra francese. “Non so se l’avete visto in allenamento a Madrid, era molto frustrato, è sembrato come se il suo cammino nel tennis fosse ormai concluso – ha aggiunto Isner – E’ ammirevole il fatto che voglia sempre di più, ma sarebbe incredibile tornare a vincere per lui a 37-38 anni”. Ora starà al campione serbo smentire queste impressioni.
Il mea culpa di Bersani e il sospetto della continuità In una recente intervista apparsa…
La strategia economica dell'amministrazione Trump Il ministro del Tesoro americano, Scott Bessent, descrive la strategia…
Ma che fine ha fatto la Commissione Covid? Nessuna, è ancora là. Solo che non…
Una nuova decisione della Corte di Cassazione fa felici molti cittadini e riguarda questa volta…
Si torna a parlare del ritiro di Matteo Berrettini durante gli Internazionali d'Italia. Arriva una…
Napoli leggermente avanti, ma il campionato resta aperto A poche ore dal verdetto finale, tra…