Robert F. Kennedy Jr ha ufficialmente dichiarato guerra all’ormai noto sistema delle “porte girevoli” tra l’industria farmaceutica e le agenzie di regolamentazione. In occasione della sua nomina a Ministro della Salute degli Stati Uniti, Kennedy ha denunciato il continuo scambio di ruoli tra funzionari pubblici e dirigenti delle Big Pharma, un meccanismo controverso che getta non poche ombre sul controllo delle politiche sanitarie del paese. “La FDA non sarà più un’estensione dell’industria farmaceutica,” ha dichiarato, promettendo di smantellare gli intrecci di potere che per anni si sono susseguiti nei piani alti della sanità statunitense.
“In un qualsiasi sistema democratico – sostiene Vanni Frajese ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’ – un fenomeno di questo tipo non dovrebbe essere permesso. Mi sembra ovvio che generi tentazioni di vario genere perché cambia l’oggettività con la quale vengono trattati i prodotti di queste case farmaceutiche. Il vulnus secondo il quale i conflitti di interesse dichiarati sono automaticamente risolti deve essere risolto a livello giuridico, è una cosa assolutamente necessaria“
Secondo Alberto Contri si respira un’aria diversa tra le posizioni apicali della sanità made in USA, con l’insediamento di Kennedy Jr. i nodi stanno venendo al pettine: “Ora Kennedy ha nominato una commissione per valutare il rapporto tra riviste scientifiche e case farmaceutiche. Nel 2022 avevo già pubblicato un post con tutte le facce di questi personaggi che cominciavano a trasmigrare dalle agenzie di regolamentazione a posizioni importanti nelle case farmaceutiche. Qualcosa si sta muovendo, speriamo che si riesca a mettere ordine in maniera definitiva“
Ascolta l’intervento integrale di Alberto Contri e Vanni Frajese QUI | Un Giorno Speciale 26 Febbraio 2025
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