La narrazione occidentale del conflitto tra Russia e Ucraina ha creato, nelle credenze popolari, una serie di pregiudizi difficili da scalfire. La visione è parziale e le opinioni compromesse da fattori politici. Tatiana Santi, giornalista italo-russa, ai microfoni di Francesco Borgonovo a ‘Punto e Accapo’ ha sfatato alcuni dei preconcetti diffusi, riportati in diretta da alcuni ascoltatori.
“Macron, in realtà, ha pronunciato delle frasi e delle dichiarazioni allucinanti. Stando alle informazioni a nostra disposizione, sembra che Macron voglia mandare migliaia di francesi al fronte. Non riesco a comprendere la lucidità di Macron su questo punto. Personalmente, ritengo che sia un soggetto altamente pericoloso. In effetti, anche in Italia alcuni politici hanno preso le distanze da queste dichiarazioni folli”
“Innanzitutto, gli abitanti del Donbass sono stati bombardati dall’esercito di Kiev per molti anni, come ho menzionato, addirittura da dieci anni. Quindi, questa terribile guerra non è in corso da soli due anni, come talvolta si crede. Non riesco a comprendere perché queste persone dovrebbero abbandonare le proprie case e rifugiarsi in Russia. Tuttavia, devo riconoscere che in Russia vivono e lavorano molti ucraini, perfettamente integrati nella società russa. Questo aspetto va sottolineato. In Russia, è comune che i cittadini ucraini convivano pacificamente con i russi da sempre, poiché si tratta di due popoli fraterni. Ogni famiglia russa ha almeno un parente o un amico in Ucraina, e questo è importante sottolinearlo. Per quanto riguarda gli ucraini occidentali, che spesso sono immigrati e hanno raggiunto anche l’Italia, dove ci sono numerose comunità importanti, è doveroso riconoscere che quelli dell’Est, del Donbass in particolare, tendono a immigrare in Russia o a rimanere nelle proprie terre di origine. Non capisco perché dovrebbero essere costretti a abbandonare le proprie case nonostante i continui bombardamenti dell’esercito di Kiev, che persistono da molti anni, fin dal 2013. Molte di queste persone non lasciano nemmeno le proprie case perché sono profondamente legate alla propria terra, nonostante la situazione difficile. Non capisco perché dovrebbero essere costrette a fuggire dalla propria terra natia“
Ascolta l’intervento integrale in diretta | Punto e Accapo 4 Aprile
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