Fabrizio Corona in esclusiva ▷ “Zalewski mi querela? Mi hanno pregato di non nominarlo. Fagioli? Alla Juve sapevano”

Il terremoto calcistico che sta sconvolgendo il panorama dello sport italiano rischia di essere sempre più travolgente.
Al centro dell’inchiesta un caso di scommesse presunte illegali. Tra i protagonisti alcuni dei più importanti prospetti del calcio italiano: Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Questi hanno lasciato il ritiro della Nazionale, a Coverciano per preparare i prossimi match in vista delle qualificazioni europee. Le forze dell’ordine hanno già interrogato Tonali e Zaniolo. Ai due è stato notificato l’avviso di garanzia della procura di Torino, riporta Ansa. Un vero e proprio scandalo che rischia di gettare ombre non poco serie sul calcio italiano, e che come principale portavoce trova Fabrizio Corona. L’imprenditore e personaggio televisivo ha infatti preso in mano la questione, svelando man mano i nomi dei presunti calciatori immischiati in scommesse illegali. L’ultimo nome fatto da Corona è quello di Zalewski della Roma.
Tutto sta ora nell’accertare se le scommesse coinvolgano direttamente i risultati dei campionati di calcio o siano al centro dell’attenzione della procura perché svolte su siti illegali.

Nel frattempo Fabrizio Corona ha parlato così ai nostri microfoni.

“Non c’è un’inchiesta così da Calciopoli: riguarda società, calciatori, procuratori e procure.
Secondo voi perché sono andati ieri (la polizia) a Coverciano? Non ci sarebbero mai andati se Dillinger News non avesse anticipato i nomi perché avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Perché l’Italia si gioca la qualificazione all’Europeo e Tonali soprattutto è un giocatore perno della nazionale“.

Zalewski

“I legali di Zalewski minacciano la querela? Ho anche i messaggi della madre che mi scrive gentilmente, visto che la fidanzata di Zalewski è una mia amica carissima, ho cinque messaggi che mi prega di non fare il suo nome“.

“Fagioli? Chiedetevi perché non è andato negli USA”

“Fagioli? La notizia l’ho pubblicata il primo agosto, si è autodenunciato una settimana fa. Perché si è autodenunciato? Chi gliel’ha comunicato? La società. Peccato che la società, quando è uscita la notizia, non l’ha mandato in America fingendo un infortunio, cercando di curarlo. E ha omesso di dichiarare alla procura che sapeva che scommetteva, quindi la Juve ha fatto un illecito. Quando ormai l’inchiesta è partita, non potevano fare altro, perché ci sono due procure che indagano, di obbligarlo ad autodenunciarsi e incominciare a pararsi il c*lo, anche la Juve. Perché la Juve commette un illecito disciplinare“.

“Zaniolo? Martedì dico tutto dalla De Girolamo”

“Martedì andrò a Nunzia De Girolamo a fare il 15% di share, dove racconterò tutte le prove della storia di Zaniolo: come è incominciata, da quando e perché. Mamma di Zaniolo? Io ho una fonte giornalistica che mi dice di questa ipotesi. Ho fatto un servizio pazzesco con tutte prove oggettive“.

Altri nomi

“Liste di giocatori che circolano? Ora incominciano tutte le fake news allucinanti, i nomi allucinanti. Ora è troppo semplice: tutti vogliono fare i nomi. Zaniolo accusato? Io i nomi li ho annunciati due giorni fa, non è che lo indagano in due giorni: vuol dire che la procura già lo stava indagando, no? Io persona interessata all’inchiesta? Quando la polizia ti notifica tu hai la libertà e il diritto di presentarti.
Sono andato gli ho confermato i nomi hanno mandato la polizia a Coverciano“.

“Altri nomi? Ne abbiamo un po’, anche di Serie B e Serie C. Oggi questi giocatori sono tutti bravi ragazzi. Fagioli è un bravissimo ragazzo, gente sposata, con famiglia, serissima, gente che guadagna 10 milioni di Euro. Nel momento in cui guadagnano queste cifre e scommettono, con le scommesse sotto banco, questi ragazzi hanno una malattia grave, sono ludopatici. E’ come dire essere tossicodipendenti, perché gente che gioca milioni di Euro online è malata. E quindi loro non sono colpevoli, loro hanno anche la giustificazione di essere affetti da una sindrome grave che è la ludopatia, che in un giudizio penale o civile li salva, perché sono persone malate“.