Sarà Juve-Siviglia di semifinale. La Juve duplica le buone notizie in una giornata di attesa: la corona col gol di Rabiot e con il passaggio del turno, con tanto di 15 punti reincassati.
Se la vista sull’Europa del prossimo anno si fa più nitida, quella sulla semifinale assume tinte rosee e un contrasto perfetto al ‘9 minuto. Lo Sporting Lisbona prova a stupire Allegri senza una vera e propria punta di ruolo, affidandosi totalmente all’estro di Edwards.
Invece i portoghesi si fanno stupire subito dai primi minuti bianconeri, lontani parenti in fase iniziale di quelli scesi in campo col Sassuolo.
Dopo la zampata vincente di Rabiot però la pancia piena si fa sentire, e si vede in campo.
Prende coraggio lo Sporting, che dal 20esimo inizia a farsi sotto e a mettere sotto gli 11 di Allegri. Il baricentro diventa basso e quei tre davanti fanno il diavolo a 4, non impensierendo però Szczesny. Fino al rigore assegnato da Letexier al ’18. Trincao scappa sulla destra ad Alex Sandro e crossa in mezzo: Danilo salva ma sfiorando l’autogol, con palla sul palo, poi sugli sviluppi Rabiot arriva in ritardo su Ugarte. Edwards la piazza perpendicolarmente davanti a sé, mentre Szczesny si butta vistosamente, aspettandosi il collo potente. 1-1, palla al centro. Poi la retroguardia della Juve torna tranquilla. Un paio di cross pericolosi tengono sveglio Szczesny, ma dall’altra parte anche Adan non si lamenta: Vlahovic è impalpabile, Chiesa predica nel deserto, e i guizzi di Di Maria sono sterili.
Ma alla Juve sembra star bene così.
Lo Sporting però rientra in campo sulla falsariga del primo tempo, così Cuadrado prova a punire la retroguardia portoghese: piatto potente a superare Adan, per Vlahovic che paga 5 centimetri in meno di quelli necessari a spizzarla di testa.
La Juve è attenta nel complesso, sterile nella manovra, ma la difesa pare reggere. A parte in due occasioni, in cui Danilo e Pogba calcolano male il ribalzo di due cross arrivati dalle fasce, ed è lì che Allegri dovrà lavorare in vista del match contro il Siviglia.
La semifinale sarà tutt’altra musica senza la capacità di inventare e punire, magari riducendo le numerose leggerezze viste stasera sui passaggi. Fischia Letexier, ridono Pogba e Allegri.
Oggi a ragione, vista la doppia soddisfazione.
Alessio De Paolis
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