Opaca, ma vincente. All’Inter servono i tempi supplementari e i cambi di Simone Inzaghi per avere la meglio su un Parma che si è giocato alla pari il passaggio del turno. Merito di una compattezza che in Serie B, per ora, si è vista poco. Merito anche di un Gigi Buffon che, alla soglia dei 45 anni, sfodera una prestazione d’altri tempi, confermandosi leggenda di questo sport.
Nel primo tempo i gialloblu partono meglio dei nerazzurri e, al 38′, passano in vantaggio: tacco di prima di Sohm e rete spettacolare di Juric, che beffa Onana con una cannonata sotto il sette. Poi, dopo aver sbandato, nel secondo tempo l’Inter ritrova sé stessa: dentro Dzeko e Dimarco, e all’88’ arriva il gol di Lautaro grazie a un tiro deviato imparabilmente da Osorio. I nerazzurri potrebbero persino vincerla, ma Buffon dice no a un tiro ben indirizzato di Dzeko.
Nel supplementare il Parma ha varie volte l’occasione per tornare avanti, ma spreca molti contropiede e, al 111′, viene punita: aggancio e cross splendidi di Dimarco, Buffon esce con i punti e Acerbi, da fuori area, trova il colpo di testa perfetto per scavalcare l’estremo difensore del Parma. Al triplice fischio è 2-1 per l’Inter, che alla prossima incontrerà Atalanta o Spezia. Dalle riserve, Asllani escluso, non sono arrivate le risposte che Inzaghi stava cercando: da salvare, questa sera, c’è solo il risultato.
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