“Oggi giustizia è stata fatta”. Assolto dal tribunale di Rieti Sergio Pirozzi l’ex sindaco di Amatrice ad ora consigliere della regione Lazio, accusato il 24 agosto 2016 di omicidio plurimo colposo e disastro colposo a causa del crollo della palazzina e della morte di sette persone. Assolti anche tutti gli altri imputati protagonisti di un processo assai lungo, precisamente di sei anni che lascia il consigliere con un sentimento di dolore e irrequietezza nel veder associato il proprio nome a diverse morti causate tra l’altro da un disastro naturale quale il terremoto.

Le parole di Sergio Pirozzi esprimono chiaramente il suo stato d’animo: Un dolore che ho portato dentro tutti questi anni senza fare la minima polemica, che ho condiviso con la mia famiglia, dolore che una persona porta sempre dentro.” Al suo stato d’animo si affiancano le parole e le accuse: “A volte avevo paura dello sguardo delle persone. In questi mesi però ho abbracciato i familiari delle vittime e questo fatto la dice lunga sul mio stato d’animo, ad oggi sono soddisfatto di questo gesto.”

Ma la situazione ad Amatrice come risulta essere dopo sei anni? E’ cambiato poco, troviamo qualche cantiere di case private in più, l’ospedale forse lo avremo tra due anni. Forse partiranno con il nuovo cantiere i lavori per l’istituto alberghiero e tutto ciò che oggi si trova lì come ad esempio centro giovani, centro anziani cinema e tutto ciò che si trova in quelle terre è grazie al cuore degli italiani.”

Il consigliere non è rimasto però immobile di fronte al dolore: Sono un toro che non molla, ho cercato di esorcizzare il dolore facendo delle cose per salvare vite umane, come feci anche prima del terremoto tra l’altro quando ad esempio feci fare, contro tutto e tutti, la risuperficie ad Amatrice anche se molti dei consiglieri pensavano che fossero soldi sprecati. Per alcuni degli abitanti si dimostrò la salvezza dato che quella notte atterravano elicotteri per trasportare i feriti negli ospedali.” Il lungo periodo di irrequietezza e di attesa del processo del consigliere giunge a termine e si suppone che si passerà dal “A volte non riuscivo a dormire bene la notte” ad una maggiore tranquillità.